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Libri antichi e moderni

[Perrault, Charles - Louise De Bossigny, Comtesse D'Auneuil - La, Force, Charlotte-Rose Caumont De - Aulnay, Marie-Catherine Le J, Umel De Barneville, Baronne D’]

Il gabinetto delle fate che contiene: Racconti delle fate; Le fate. Racconti de’ racconti di Madama di .; Nuovi racconti delle fate di Madama D. .; I cavalieri erranti, ed il genio famigliare. Opera di Madama D. .; La tirannia delle fate distrutta. Nuovi racconti di Madama la Contessa D. L.

Presso Sebastiano Coleti,, 1727

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1727
Luogo di stampa
In Venezia,
Autore
[Perrault, Charles - Louise De Bossigny, Comtesse D'Auneuil - La, Force, Charlotte-Rose Caumont De - Aulnay, Marie-Catherine Le J, Umel De Barneville, Baronne D’]
Pagine
pp. 139 [1 di «Tavola de’ racconti»], cc. [2 bianche]; 203 [1 di «Tavola de’ racconti»]; 180; 214, c. [1 bianca]; 178 [2 con «Tavola de’ racconti»]. Ogni opera è aperta da proprio frontespizio.
Volumi
5 volumi in un tomo,
Editori
Presso Sebastiano Coleti,
Formato
in 12°,
Edizione
Prima edizione della prima traduzione italiana e mondiale delle
Soggetto
Libri per bambini
Descrizione
legatura in piena pergamena coeva,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione della prima traduzione italiana e mondiale delle fiabe di Perrault. Eccezionale insieme, il più completo ad oggi conosciuto, che contiene il cosiddetto «Gabinetto delle Fate» (manca solo il vol. I dei «Nuovi racconti delle fate», per altro mai censito nei repertori e assente dall’Opac Sbn): ogni racconto presenta un proprio frontespizio con i dati editoriali e la marca di Coleti, una bella zucca contornata da foglie. Qualche pagina con leggere bruniture, ma nel complesso ottimo esemplare. «Cappuccetto Rosso», «Cenerentola», «Il gatto con gli stivali», «La Bella Addormentata nel bosco», «Pollicino»: i racconti dell’infanzia per eccellenza, quelli che hanno formato generazioni di bambini, sono qui raccolti in un unico volume, a costituire la prima traduzione assoluta delle fiabe di Charles Perrault. E insieme a queste, le fiabe, per la prima volta tradotte, delle grandi scrittrici secentesche Mademoiselle De la Force e Madame d’Aulnay: si pensi a «Persinette», da cui i fratelli Grimm trassero poi «Raperonzolo». Come noto, le fiabe uscite dalla penna di Perrault non erano destinate ai bambini, ma composte per intrattenere il pubblico colto delle corti francesi, e solo in un secondo momento vennero rielaborate per incontrare il favore dei lettori più piccoli; basti pensare che Cappuccetto Rosso non ha il lieto fine che tutti conosciamo: la protagonista infatti, alla fine di questa storia, muore; e che ciascuna fiaba è accompagnata da una morale, evidentemente rivolta agli adulti: «Non rende afflizione l’aver molti figliuoli, quando tutti sono belli, vaghi, e molto grandi, dotati di un esterno, che risplende; ma se uno di loro è debole non si parla, anzi vien quegli disprezzato, burlato, e schernito; qualche volta però non ostante questo picciolo mostro è quello, il quale formerà la felicità di tutta la famiglia». Così si conclude la storia di «Pollicino», qui chiamato «Il Piccolo Gallinello», per un divertente errore nella traduzione di Poucet (pollicino) per Poulet (pollo) -- Le fiabe di Perrault uscirono per la prima volta in Francia nel 1697 con il titolo «Histoires ou contes du temps passé, avec des moralités», accompagnato dal titolo alternativo «Contes de ma mère l'Oye», con cui la raccolta divenne poi celebre. Nello stesso anno Madame de La Force pubblicò la raccolta «Les Contes des contes» e Madame d’Aulnay «Les Contes des fées», seguito l’anno successivo dai «Contes nouveaux ou les fées à la mode»: nel giro di un biennio si andò così a creare un corpus di racconti che ebbero un’importanza decisiva nella storia della letteratura europea. -- L’insieme qui presentato segna proprio il momento in cui quel corpus attraversò le alpi e giunse in Italia con il titolo di «Gabinetto delle fate», davvero straordinario per rarità: nessun esemplare della raccolta è censito nell’Opac Sbn. E rarissimi sono anche i singoli racconti: nessun esemplare dei «Racconti delle Fate» di Perrault e delle «Fate. Racconti de’ Racconti»; un solo esemplare del secondo volume dei «Nuovi Racconti delle Fate»; due esemplari dei «Cavalieri Erranti» e della «Tirannia delle Fate distrutta». -- Si tenga infine presente che, proprio in virtù della sua rarità, l’edizione Coleti a lungo è stata omessa dagli studi più autorevoli sull’argomento: Gilbert Rouger nel suo saggio sulle traduzioni di Perrault uscito nel 1967 per Garnier, individuava l’edizione Mercurio del 1752 come la prima italiana, attribuendo erroneamente all’inglese «Stories, or Tales of Past Times», pubblicata da J. Pote nel 1729, il primato delle traduzioni mondiali. Bibl.: Giuseppe Pitrè, Contributo alla bibliografia dei “Contes des Fées” di Ch. Perrault, D’Aulnoy e Leprince de Beaumont in Italia, “Archivio per lo studio delle tradizioni popolari”, XIX, 1900, pp. 256-259.
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