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Libri antichi e moderni

Alvaro Vargas Llosa, D. Perazzoni

Il mito Che Guevara e il futuro della libertà

Lindau, 2007

12,00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2007
ISBN
9788871806594
Autore
Alvaro Vargas Llosa
Pagine
111
Collana
I Draghi
Editori
Lindau
Formato
143×212×9
Soggetto
America latina-Politica, Dittatura, Strutture politiche: totalitarismo e dittatura, Controllo politico e libertà civili, Terrorismo, lotta armata, America Centrale e del Sud (compreso il Messico), America Latina, Seconda metà del XX secolo, 1950–1999
Traduttore
D. Perazzoni
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il Che era un mito. Lo è anche oggi nel XXI secolo, mentre il suo volto replicato all'infinito come un prodotto del mercato globale ci guarda dai poster e dalle magliette. Ma se distogliamo gli occhi dalla sua immagine per volgerli là dove la realtà prende corpo, scopriamo che il sogno della rivoluzione ha lasciato dietro di sé i corpi trucidati di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. E di questi morti è responsabile anche il Che, come uomo e come mito. Secondo Alvaro Vargas Llosa più di altri caudillos latino-americani, da Castro a Pinochet, da Cardenas a Fujimori, Che Guevara era violento al punto di provare piacere nel distruggere gli avversari ed era incapace di usare il potere tanto agognato per costruire sviluppo e amministrare società ed economie in tempo di pace. Se il primo passo per affrontare la realtà è squarciare il velo del mito, Alvaro Vargas Llosa lo fa utilizzando testimonianze inedite (o inascoltate) che gettano sul Che una luce impietosa e inquietante. Poi, però, si tratta di leggere il passato allo scopo di tracciare un percorso per il futuro. Analizzando la storia dell'America Latina, Vargas Llosa cerca di mettere a fuoco le ragioni profonde di un fenomeno vistoso: la costante instabilità. I paesi di questo continente si trasformano regolarmente in democrazie deboli o fittizie o in regimi autoritari con l'esito drammatico e prevedibile di non potere costruire le indispensabili premesse dello sviluppo socio-economico.
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