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Libri antichi e moderni

Mazois Charles François

Il Palazzo di Scauro o descrizione di una casa romana. Frammento di un viaggio fatto a Roma sul finire della repubblica da Meroviro Principe di Svevia. Opera tradotta sulla seconda edizione francese da E. Sergent

per Paolo Emilio Giusti, 1825

60,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1825
Luogo di stampa
Milano
Autore
Mazois Charles François
Editori
per Paolo Emilio Giusti
Soggetto
Archeologia ed architettura, Roma antica, Ville romane
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-16°, pp. IV, 191, brossura muta di colore azzurro. 2 tavv. incise su rame ripiegate f.t. Bell'esemplare in barbe. Seconda edizione italiana (l'edizione originale francese è del 1819). Il Mazois (Lorient, 1783-1826), architetto francese considerato il migliore allievo del Percier (suoi lavori sono a Roma e a Napoli, ma egli fu anche al servizio dei Bonaparte), utilizza nel volume l'artificio letterario della supposta lettura di frammenti del resoconto di Merovir, un principe barbaro fatto prigioniero da Cesare e condotto a Roma, per descrivere le bellezze del palazzo di Marco Scauro, situato alle pendici del Monte Celio. La descrizione della villa romana, in gran parte fantastica, rielabora liberamente le conoscenze fruttate dagli scavi archeologici pompeiani, ma, malgrado la sua natura più letteraria che rigorosamente storica, conobbe largo successo in Francia come in vari paesi eurpoei. Una delle parti più notevoli del libro è fuor di dubbio la lunga descrizione dei giardini della villa, affacciantisi sul Gianicolo, resi dal Mazois anacronisticamente secondo il gusto che improntava i giardini inglesi. Il Mazois aveva trascorso in Italia parecchi anni, prendendo parte ai lavori archeologici a Pompei; i risultati di tali studi confluirono, oltre che nel presente volume, ne 'Les Ruines de Pompei' (1809-1827), la sua opera maggiormente nota. Cfr. Barbier, III, 762. Olschki, XI, 17569. Brunet, III, 1561: 'C'est un livre fort interessant et qui a eu beaucoup de succès'. Graesse, IV, 458. British Architectural Library.Early Printed Books, 2091. Borroni, 8276. Passano, p. 250.
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