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Libri antichi e moderni

DOLCE, Lodovico (1508-1568)

Il Palmerino di M. Lodovico Dolce

Giovanni Battista Sessa, 1561

1800,00 €

Govi Libreria Antiquaria

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1561
Luogo di stampa
Venezia
Autore
DOLCE, Lodovico (1508-1568)
Editori
Giovanni Battista Sessa
Soggetto
Quattro-Cinquecento
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

In 4to (mm. 214x148). Cc. 137, [1]. Segnatura: A-Q8 R10. Elegante frontespizio entro elaborata cornice architettonica incisa in legno, vignetta xilografica all'inizio del primo canto, testatine e capilettera xilografici. Firma di appartenenza e nota manoscritta al risguardo anteriore: “1810 di Francesco Testa vicentino”, e poco più sotto “Leonardo Trissino 13 ottobre 1834. dono di Francesco Testa”. Graziosa legatura in cartone marmorizzato dell'inizio del XIX secolo, dorso a nervi con tassello, titolo e filetti in oro (fori di tarlo e minime mancanze al dorso). Restauro all'angolo inferiore esterno del frontespizio, carte 5-8 più corte di margine, aloni e bruniture diffuse, piccoli fori e segni di tarlo al margine di alcune carte.
Prima edizione della versione italiana in ottava rima di questo poema cavalleresco sulle avventure di Palmerino d'Oliva, che rientra nel ciclo spagnolo e costituisce una continuazione degli Amadigi. Vi si narrano le vicende di Palmerino, figlio illegittimo ed abbandonato dell'imperatore di Bizanzio che, dopo varie avventure, eredita il regno di Costantinopoli. La versione originale spagnola in prosa venne pubblicata in Spagna nel 1511. Il rifacimento del Dolce fu ristampato postumo nel 1597 con titolo mutato, insieme al suo seguito Primaleone figliuolo di Palmerino (Venezia, 1562).
Lodovico Dolce, di antica famiglia veneziana, rimase orfano in giovane età. Compiuti i primi studi a Padova, fece ritorno a Venezia, dove visse per il resto della sua vita con i proventi delle sue numerose pubblicazioni e della sua attività di revisore editoriale presso Giolito de' Ferrari, con cui collaborò per quasi trent'anni. Fece parte dell'Accademia dei Pellegrini, fra i cui membri figuravano A. F. Doni, F. Sansovino, G. Denores, E. Bentivoglio e tanti altri (cfr. D.B.I., XL, pp. 399-405).
Adams, D-749; Edit 16, CNCE17370; G. Melzi-P.A. Tosi, Bibliografia dei romanzi di cavalleria in versi e in prosa italiani, Milano, 1865, p. 136; A. Cutolo, I romanzi cavallereschi in prosa e in rima del Fondo Castiglioni presso la Biblioteca Braidense di Milano, Milano, 1944, 102.
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