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Libri antichi e moderni

Aa. Vv. (Cascella, Bucci, Chetoffi, Ketoff, Di Bosso, Crali, Verossì E Ambrosi)

L’Aeronautica alla XXIII [23; ventitreesima] Biennale di Venezia

Ufficio Editoriale Aeronautico (Rotocalcografia Vecchioni & - Guadagno),, 1942

350,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1942
Luogo di stampa
Roma,
Autore
Aa. Vv. (Cascella, Bucci, Chetoffi, Ketoff, Di Bosso, Crali, Verossì E Ambrosi)
Pagine
pp. 70 [2 bianche].
Editori
Ufficio Editoriale Aeronautico (Rotocalcografia Vecchioni &, Guadagno),
Formato
in 4°,
Soggetto
Futurismo Arte Cataloghi Monografie
Descrizione
brossura con unghie stampata in blu e nero su fondo bianco (dorso muto, prezzo in nero al posteriore),

Descrizione

LIBRO Catalogo originale. Esemplare in ottime condizioni di conservazione: rimossa la carta corrispondente alle pagine 29/30, contenente due tavole con opere di Ambrosi e Di Bosso. Prezioso album/catalogo, molto raro (manca al completissimo repertorio dei Nuovi archivi del futurismo e i repertori istituzionali online registrano meno di dieci copie in tutto il modo, la maggior parte delle quali in biblioteche romane). Stampato con grande cura dall’Ufficio editoriale dell’Aeronautica diretto da quel Federigo Valli che animerà l’editoria romana nel dopoguerra con le memorabili Edizioni di «Documento». Dalla prefazione, firmata dal «Tenente Colonnello Enrico Castello | luglio 1942»: «Per la prima volta, alla Biennale di Venezia, un intero padiglione è dedicato all’Aeronautica [.]. La guerra si fa sentire [.]. Solo i futuristi, bisogna riconoscerlo, hanno tentato la nuova espressione di vita [.]». Nel 1942 la Confederazione fascista Professionisti e Artisti in collaborazione con l’Aeronautica italiana organizza una vera e propria residenza per artisti negli spazi militari dell’arma aerea italiana, con lo scopo di produrre opere sul soggetto: «Nonostante il tempo limitatissimo, una cinquantina di artisti ha risposto all’invito [.], hanno osservato i musi delle macchine e le sagome degli uomini; parecchi hanno preso parte a voli di guerra, disegnando in volo; uno ha persino dipinto nel vuoto della carlinga sospesa sul mare. [.] Il numero delle opere [.] ci ha costretti a limitare la scelta a 185 fra quadri e sculture». Tra gli artisti esposti, i fratelli Cascella (Michele, Tommaso e Pietro, «eccellenti»), Anselmo Bucci («fenomeno»), gli aeropittori Chetoffi (alias Ketoff, al secolo Ivan Ketov), Di Bosso, Crali, Verossì e Ambrosi (sorprendente l’assenza di Tato). In mostra anche xilografie e sculture. Tra l’ampia sezione delle tavole, accuratamente riprodotte in scala di grigi ed esaltate dal grande formato, si segnalano le opere di Ambrosi (Uomini e macchine di guerra; Allarme a bordo; Bombardamento di Malta), Verossì (Profughi nell’S. 81), Di Bosso (Paracadutista lanciato), Crali (Luci di guerra sul Mediterraneo), Chetoffi (Caccia tuttofare; Attaccano i paracadutisti).

Edizione: catalogo originale.