Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

A.A. Vv.

L'Esposizione illustrata delle provincie dell'Emilia in Bologna 1888. Periodico ufficiale per gli atti dei comitato dell'Esposizione e dell'VIII centenario dello Studio Bolognese,

Premiato Stabilimento Tipografico Succ- Monti, 1888

70,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1888
Luogo di stampa
Bologna,
Autore
A.A. Vv.
Editori
Premiato Stabilimento Tipografico Succ- Monti
Soggetto
STORIA LOCALE BOLOGNA EMILA ROMAGNA ESPOSIZIONI INDUSTRIALI ARTE, INVENZIONI

Descrizione

In folio piccolo; (4), 340 pp. e due grandi tavole più volte ripiegate, una con grande veduta di Bologna el'altra con pianta dell'Esposizione. Legatura editoriale in mezza tela con titolo impresso in nero entro ricca cornice rossa, azzurra e arancione. I piatti su carta azzurra. Manca l'angolo inferiore esterno del piatto anteriore. Tracce del tempo al piatto anteriore e per il resto in buone condizioni di conservazione e completo. Prima ed unica edizione di questo album dedicato ad illustrare le scoperte, le arti, i prodotti ed i padiglioni che caratterizzarono la celebre Esposizione delle Province dell'Emilia che si tenne a Bologna nel 1888. L'Esposizione dell'Emilia, tenutasi a Bologna nel 1888, rappresenta un momento significativo per la storia culturale ed economica della regione. Questa manifestazione non solo celebrò le eccellenze produttive e artistiche dell'Emilia-Romagna, ma contribuì anche a consolidare l'identità regionale in un periodo di forte rinnovamento e modernizzazione. L'evento si svolse all'interno di un'area espositiva appositamente allestita all'interno dei celebri Giardini Margherita, inaugurati nel 1879. Qui furono presentati i migliori prodotti dell'industria, dell'agricoltura e dell'artigianato emiliano. Alcuni degli interventi lasciarono un segno nella città che ancora oggi è visibile come ad esempio, anche se ricollocate, le bellissime sculture di Diego Sarti che oggi adornano la Montagnola. Oltre alle esposizioni di oggetti e beni, l'evento evidenziò anche il fermento culturale di quel tempo, con la partecipazione di artisti, musicisti e intellettuali che arricchirono l'atmosfera con conferenze, concerti e performance. L'ingresso principale era stato realizzato all'altezza di Porta Santo Stefano. La zone della fiera erano suddivise secondo le quattro principali arti rappresentate musica, industria, agricoltura e belle arti ed i padiglioni e le opere, si sviluppavano all'interno e nei dintorni del bellissimo spazio dei Giardini Margherita tanto di creare un luogo che più per gli affari, era adatto per passeggiate rilassanti immerse nel verde. Uno degli aspetti più rilevanti dell'Esposizione fu la promozione dell'innovazione. In un periodo in cui l'industria stava iniziando a trasformare profondamente l'economia locale, molte aziende e artigiani mostrarono le loro nuove tecnologie e metodi produttivi. Questo scambio di idee e tecnologie contribuì a creare un ambiente fertile per lo sviluppo economico della regione. Inoltre, l'Esposizione rappresentò un'importante opportunità di networking per gli imprenditori locali. Molti di loro riuscirono a stabilire contatti commerciali che avrebbero avuto un impatto duraturo sulle loro attività. L'evento attirò visitatori da tutto il paese, fungendo così da vetrina per il potenziale economico dell'Emilia-Romagna e rafforzando l'immagine di Bologna come centro dinamico e innovativo. Un pezzo di storia di Bologna.
Logo Maremagnum it