Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libri antichi e moderni

Hofstadter Douglas R. E Dennett Daniel C.

L'io della mente

Adelphi - Milano, 1992

18,00 €

Libri et Alia Libreria

(Udine, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1992
Autore
Hofstadter Douglas R. E Dennett Daniel C.
Editori
Adelphi - Milano
Formato
23x15cm
Soggetto
Scienze

Descrizione

PRIMA EDIZIONE ne Gli Adelphi curata da Giuseppe Trautteur. Fantasie e riflessioni sul sé e sull'anima. «Che cos’è la mente? Chi sono io? Può la mera materia pensare o sentire? Dov’è l’anima? Chiunque si trovi ad affrontare queste domande precipita in un mare di perplessità. Questo libro vuole essere un tentativo di rivelare queste perplessità e portarle in piena luce. Il nostro scopo non è tanto rispondere direttamente alle grandi domande, quanto scuotere tutti: sia coloro che hanno del mondo una visione rigida, concreta, scientifica, sia coloro che hanno una visione religiosa o spiritualistica dell’anima umana. Siamo persuasi che per il momento non esistano risposte semplici alle grandi domande e che occorrerà un ripensamento radicale dei problemi in gioco prima di poter raggiungere un accordo sul significato della parola “io”. Questo libro vuole provocare, infastidire e confondere i lettori, vuole rendere strano ciò che è ovvio e, magari, rendere ovvio ciò che è strano». Con le parole, poste in margine all’Io della mente, muoviamo il primo passo al di là di quella immensa area dell’intelligenza artificiale di cui Hofstadter ci aveva presentato una memorabile esplorazione con Gödel, Escher, Bach. Ora, insieme a Daniel C. Dennett (autore di Brainstorms), Hofstadter giunge a porre al centro dell’indagine l’oggetto che da sempre è stato ritenuto quanto di meno scientifico vi sia – e oggi invece è un passaggio obbligato: la coscienza. La neurofisiologia e le macchine, per vie diverse, convergono su domande che la coinvolgono: che cosa avviene quando si pensa? Che cos’è che distingue un’operazione cosciente dalla stessa operazione compiuta con procedimento automatico? E come mai, appena introduciamo nel discorso scientifico la parola «coscienza», tutto sembra diventare inafferrabile? Se è vero che «la coscienza è il connotato più ovvio e insieme più misterioso della nostra mente», la ricerca in questa direzione si muove ancora a tentoni: ma la vera frontiera del pensiero scientifico oggi è proprio in quella parola. Così Hofstadter e Dennett hanno ideato un libro che corrisponde, nella sua forma, al profilo delle nostre conoscenze attuali: un profilo frastagliato, dove i vari segmenti sono spesso costituiti di materiali diversi. Non solo, dunque, di ipotesi scientifiche, ma di ipotesi narrative, e le une sembrano trapassare naturalmente nelle altre. Così in queste pagine si troveranno testi teorici, da Turing a Dawkins, a Nagel, a Searle, accanto a racconti di Borges o di Lem. E, intrecciati agli uni e agli altri, testi di Hofstadter o Dennett, o loro commenti che contrappuntano i testi degli altri autori. È un vero «labirinto armonico» che qui si dispiega dinanzi al nostro «occhio della mente», un percorso tortuoso che si propone di superare i vari «blocchi stradali» frapposti fra noi e quello strano oggetto, la coscienza, che è la parte più segreta di noi, quella che in questo momento sta leggendo queste parole. In brossura. Pp. 496. Lunga dedica in antiporta. Buone condizioni.
Logo Maremagnum it