Dettagli
Anno di pubblicazione
1550
Luogo di stampa
Venetiis (Venezia)
Autore
Scoppa Luigi Giovanni, Scopa Luigi Giovanni, Lucius Ioannes Scoppa, Ioannes Scopa
Editori
ex officina Francisci Bindoni & Maphei Pasini
Soggetto
Campania e Napoli - 72
Descrizione
Pagine: 1+96+364+4+460+100+2 . Illustrazioni: nel frontespizio ERRATO presente una marca editoriale con salamandra con coda divisa a metà. Al colophon (corretto) Arcangelo Raffaele tiene per mano Tobiolo che ha in mano un pesce. Presente nella raffigurazione anche un cane. . Formato: 16° . Rilegatura: Pergamena coeva, scritte antiche sul dorso. Alle prime e ultime pagine furono inserite successivamente (epoca moderna dallo studio della corda) delle carte bianche per rinforzare il volume, probabilmente nell'atto stesso di rendere più solida Stato: Buono . Caratteristiche: Attenzione, per un errore del rilegatore fu inserito il frontespizio di una altra opera dello Scoppa (GRAMMATICE 1547 Ravani). Si fornisce copia del frontespizio originale e del retro pagina. Per il resto opera molto bella, con numerose glosse scritte a mano antica, molte in napoletano.Lo Spicilegium (la cui edizione princeps fu del 1511) fu un vocabolario latino-volgare opera di un grammatico e maestro napoletano della prima metà del XVI secolo, L. G. Scoppa, il quale nel tradurre la parola latina si serve di voci lessicali del volgare meridionale fornendone in tal modo una ricca documentazione.Lo Scoppa quando traduce non si serve solo delle voci dialettali della sua città, ma ne supera i confini per dare spazio al repertorio di voci della parlata meridionale in genere, dal ventaglio delle interpretazioni semantiche alle locuzioni tipiche che svolgono, nei rapporti sociali e familiari, un ruolo di non trascurabile importanza. Lo Scoppa fondò la prima scuola pubblica e laica a Napoli.Lo Spicilegium è strutturato in due parti:21 nella prima trovano collocazione, in ordine alfabetico, i lemmi sostantivali e aggettivali. Il significato dei lemmi latini non di tutti, ma della maggior parte di essi viene reso più chiaro con l’ausiliodi voci del lessico dialettale meridionale che trovano sede nel contesto espositivo della voce latina e viene spesso supportato da citazioni estrapolate da testi classici. La parte seconda accoglie invece verbi latini con relativo paradigma ( a volte però incompleto) e segmenti frasici significativi di proverbi e modi di dire. E anche qui, a corredo della spiegazione della maggior parte del lessico latino, lo Scoppa inserisce un buon numero di tipi lessicali provenienti dal volgare e che, come nella prima parte, si trovano inseriti all’ interno dell’ area espositiva del lemma latino.In aggiunta alle due parti vi sono poi due Tabulae: una precede la prima parte del vocabolario; l’altra è posta invece in chiusura della seconda parte. In entrambe trovano collocazione le glosse dialettali con le quali Scoppa ha reso più chiaro il significato del lemma latino al quale rimanda con l’ indicazione della pagina dove poter trovare, all’ interno del vocabolario, la voce corrispettiva. Fonte, tesi di dottorato presso l'Università di Napoli (Filologia moderna) di Fatima Stefania Sorrentino, 2011. . Note epoca: MDXXXXX