L'Orda. Come i Mongoli cambiarono il mondo

8vo, ril. ed. in sovracop. 408pp. I Mongoli sono celebri per le loro conquiste, ma furono anche abili diplomatici ed esperti amministratori, un popolo nomade capace di costruire un impero vasto e influente. In questa prima storia completa dellíOrda ñ la porzione occidentale dellíimpero mongolo sorto dopo la morte di Gengis Khan ñ Marie Favereau dimostra quanto i successi dei Mongoli andassero ben oltre il campo di battaglia. Per trecento anni, líOrda fu una forza di sviluppo globale non inferiore a quella dellíimpero romano. La sua eredit‡ Ë presente ancora oggi in Europa, Russia, Asia centrale e Medio Oriente. Le conquiste avviate da Gengis Khan nel xiii secolo permisero ai Mongoli di integrare nel loro impero il mondo che li circondava. Questo libro si concentra sullíOrda: un modello sociale ed economico senza precedenti che síimpose, evolvendosi, nellíarco di tre secoli per unificare sotto la propria protezione un territorio oggi diviso tra Kazakistan, Ucraina, Russia ed Europa orientale. In questo enorme spazio, il ´popolo delle steppeª diede vita a istituzioni che trasformarono irreversibilmente i precedenti equilibri di potere tra le gerarchie locali, stimolando la crescita delle citt‡. Si impegnarono a far fiorire líeconomia e, attraverso una diplomazia orientata al commercio, la loro influenza si estese verso nord, ben oltre i loro confini. I qaían dominarono i principi russi e i beg turchi, resistettero alla peste nera e si adattarono alla mutevole geopolitica del xv secolo. Il volume chiarisce il ruolo storico di questa popolazione nomade, a lungo ridotta al clichÈ dellíinvasore che saccheggia raccolti e ricchezze. Negando ogni visione convenzionale, líautrice dimostra come líOrda seppe dare vita a uníamministrazione mobile e sofisticata, capace di unire le comunit‡ religiose pur nella loro diversit‡. I Mongoli rimodellarono profondamente lo spazio slavo, contribuirono al fiorire dellíislam e strinsero nuove alleanze con Mamelucchi, lituani, polacchi, italiani e tedeschi. Per certi versi, sono allíorigine di una delle prime forme di globalizzazione conosciute dalla civilt‡ umana.