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Libri antichi e moderni

Lucini, Gian Pietro

La Solita Canzone del Melibeo. A cura di Gian Pietro Lucini

Edizioni Futuriste di «Poesia» (Tipografia G. Botta - Varazze),, 1910

650,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1910
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Lucini, Gian Pietro
Pagine
pp. 359 [1], 1 carta patinata fuori testo con ritratto.
Editori
Edizioni Futuriste di «Poesia» (Tipografia G. Botta - Varazze),
Formato
in 8° quadrotto,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900 Futurismo
Descrizione
brossura verde chiarissimo stampata in rosso ai piatti e al dorso,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. CON AUTOGRAFO. Straordinario esemplare d’associazione: la copia del simpatizzante futurista Vanni Kessler, traduttore dal russo, scrittore, corrispondente marinettiano dall’anno di fondazione, ufficiale durante la prima guerra mondiale e aderente ai fasci futuristi nell’immediato dopoguerra, pregiata dalla dedica autografa dell’autore «Ricordando con molta simpatia Vanni Kessler quest’altra faccia del poliedro | Lucini | Milano il II giugno ’CMX». Un ulteriore tassello della corrispondenza Lucini-Kessler, valorizzata nelle pagine di «Antimilitarismo», l’inedito pubblicato per le cure di Simone Nicotra nel 2006 per i tipi di Mondadori. Terzo libro pubblicato con Marinetti, segue di pochi mesi il più noto «Revolverate» (pubblicato con data 1909 ma diffuso solo a gennaio dell’anno successivo, come emerge dal carteggio tra i due). Sulla «Tavola rotonda» di Napoli, n. XX.10-12 (27 aprile), la raccolta viene annunciata come imminente in maggio (D’Ambrosio, Nuove verità crudeli, p. 134-s nota 39), e i gli invii autografi sono attestati ai primi giorni di giugno del 1910. La raccolta di poesie prosegue la vena del simbolismo luciniano, dove il personaggio Melibeo è controparte dell’autore e descritto come un pastore arcade «anarchico» che nutre il suo pascolo «di pane e ghiottonerie . di champagne e di cognac: e le pecore e le capre seppero belare con altre modulazioni maliziose ed ironiche, ben meritando [.] di venir chiamate animali di decadenza e mostri simbolisti» (p. [7]). All’antiporta, fuori testo, il disegno del ritratto di Gian Pietro Lucini scolpito nel marmo da Achille Alberti, con didascalia: «Autentica, se non miracolosa, effigie del Mistagogo - Melibeo». Cammarota, Futurismo, 287.6
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