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Libri antichi e moderni

Judica, Judica Gabriele

Le Antichità di Acre scoperte, descritte ed illustrate dal Barone G.J. Regio custode delle Antichità del Distretto di Noto.

1400,00 €

Grimaldi & C.Editori srl

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Autore
Judica, Judica Gabriele
Soggetto
Archeologia, SICILIA

Descrizione

(Sicilia-Archeologia-Fig. ‘800) Judica Gabriele. Le Antichità di Acre scoperte, descritte ed illustrate dal Barone G.J. Regio custode delle Antichità del Distretto di Noto. Messina, Pappalardo, 1819 (ma 1820). In folio, leg. coeva m. pelle con angoli, tit. e fregi in oro al d.; pp. (2)-X-168-(2) con un bel ritratto dell’A. inciso in antiporta, e 34 tavole f.t. raffig. monete, rilievi, vasi ed altri reperti.
Moncada Lo Giudice, 1158: “Raro e molto stimato dice il Mira ed infatti si tratta di un’ottima opera non comune. In fine vi sono 34 tavole f.t. in sanguigna probabilmente incise dal siracusano Giuseppe Politi, che è certamente l’incisore del grande ritratto in ovale dell’autore che si trova in antiporta e che venne disegnato dal catanese Bartolo Ferro. Le tavole descrivono medaglie, fregi, metope, statuette, bronzi, vasi, ecc. tutti reperti scavati dal Barone Judica che fu Regio Custode delle Autorità del distretto di Noto. Le opere di scavo furono condotte nei dintorni di Palazzolo, dove fioriva un tempo la città di Acre. Sia la dedica dell’autore al Duca di Calabria che la lettera elogiativa di Francesco di Paola Avolio portano la data del 1820, nonostante che al frontespizio sia segnata quella del 1819”. Mira I, pag.496: “Raro e molto stimato”; Cat. Platneriana, pag.32.
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