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Libri antichi e moderni

[Pozzi, Antonia]

Lecco. Rivista di cultura e turismo. N. 5-6 - Settembre - dicembre 1941 XX

Tipografia Editrice La Grafica,, 1941

150,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1941
Luogo di stampa
Lecco,
Autore
[Pozzi, Antonia]
Pagine
pp. 72 [4].
Editori
Tipografia Editrice La Grafica,
Formato
29 x 23,4 cm,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900
Descrizione
brossura illustrata (foto del monumento ad Antonia Pozzi nel camposanto di Pasturo),
Prima edizione

Descrizione

PERIODICO Edizione originale. Abrasioni perimetrali e tracce del tempo ai piatti, carte normalmente brunite, ma nel complesso ottimo esemplare. Rarissimo numero 5-6 del settembre-dicembre 1941 - con un solo esemplare censito nell’Opac Sbn - della rivista di promozione culturale e turistica «Lecco» interamente dedicato ad Antonia Pozzi, suicida a soli ventisei anni il 3 dicembre 1938. Diretta da Pino Tocchetti, il bimestrale pubblicato dal 1937 al 1943 per volontà della “Pro Lecco” raccoglie, insieme a scatti fotografici e disegni della poetessa milanese e alla riproduzione di alcune pagine dei suoi quaderni, la sezione «Nuove “Parole”» con le poesie «Bellezza», «Salire», «La Roccia», «Sentiero», «Pianura», «Il porto», «A Emilio Comici», «Commiato», «Le montagne», «Come albero d’ombra», «Le strade» e «Voce di donna». Ma non meno importanti sono i testi inediti qui proposti, insieme ai toccanti messaggi di maestri, scrittori e amici – tra cui Antonio Banfi e Giovanni Gentile – inviati ai genitori di Antonio Pozzi nei giorni successivi alla prima pubblicazione di «Parole» del 1939 (in edizione privata per i tipi di Mondadori). Un omaggio sentito e commosso, quello tributato dalla rivista lecchese, che così viene spiegato nell’introduzione al numero: «Noi pensiamo di avere assolto a un preciso dovere e di aver compiuto opera meritevole e degna, raccogliendo in questa rivista lecchese - sorta per illustrare le stupende bellezze di questa nostra terra che fu culla a nobilissimi ingegni e che ebbe l’alto onore di rogar l’atto di nascita del genio di Alessandro Manzoni - raccogliendo nuove “Parole” e scritti inediti di una tra le più forti e delicate poetesse del nostro tempo, Antonia Pozzi, troppo presto disparita alla vita [.]».
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