Lettre de Valcour, a son pere, pour servir de suite et de fin au Roman de Zeila; précédée d'une Apologie de l'Heroide, en réponse a la Lettre d'un Anonyme a M. Diderot

Miscellanea di 4 prime edizioni di Dorat in un vol. in-8° (214x137mm) in bella legatura coeva in pieno vitello marmoreggiato con triplice ordine di filetti dorati corrente lungo il perimetro dei piatti. Dorso adorno di titolo in oro su tassello rosso, filetti e motivi vegetali e floreali in oro. Tagli rossi, fogli di guardia marmorizzati. Segnacolo. Rinforzi alle cerniere. Qualche lieve brunitura. Ex-libris araldico del bibliofilo ginevrino René Gemuseus (1909-1968). Bell'esemplare. 1) Lettre de Valcour, a son pere, cit., pp. 31. Con una tav. f.t., una vignetta e un cul-de-lampe incisi su rame da Simonet da invenzione di Eisen. Edizione originale. Cohen / De Ricci, 318. 2) Lettre d'Ovide a Julie, precédée d'une Lettre en Prose, a M. Diderot. S.l., s.n.t., 1767, pp. 32. Una tav. f.t., una vignetta e un cul-de-lampe incisi su rame da François-Denis Née da invenzione di Charles Eisen. Edizione originale. Alcuni attribuirono l'opera al Marchese di Pezay. Cohen / De Ricci, 318. 3) Suite des Bagatelles Anonymes, recueillies par un Amateur. A Geneve, s.n.t., 1767, pp. 35. Con 2 vignette incise su rame Née da invenzione di Eisen Edizione originale. Anche quest'opera venne talora ascritta al Marchese di Pezay. Cohen / De Ricci, 323. 4) Amilka, ou Pierre-le-Grand, tragédie, précédée d'un Discours, où se trouvent des Fragmens d'un Czarowits, par le Chevalier de Vatan, et suivie d'un extrait de la tragédie d'Alceste, et du discours du Scythe a Aléxandre. A Paris, de l'Imprimerie de Sébastien Jorry, 1767, pp. 419-294 [paginazione continua], (2). Una tav. incisa su rame f.t. da Langueil da invenzione di Eisen. Edizione originale. Dorat (Parigi, 1734-ivi, 1780), autore teatrale, poeta, romanziere, favolista, tipico letterato galante di un Settecento svenevole, ma non esente da venature protoromantiche. Le sue opere complete, in 20 volumi, apparvero fra il 1764 e il 1780. Cohen / De Ricci, 308.