Lettres écrites pendant ses voyages en Europe, en Asie, et en Afrique… ou l'on trouve entr'autre Relations interessantes, des Anecdotes sur les meurs et le gouvernement des Turcs.

Due volumi in un tomo in-8° piccolo; XVI pp., 238 pp, 1c.b. - assente prima c.b., 1 c., 222 pp., 1 c.b. Legatura coeva in tutta pelle bazzana, tassello bicolore al dorso con titolo e fregi in oro, orli e labbri decorati in oro, tagli rossi (un paio di forellini di tarlo a dorso e piatto anteriore). Assai lieve macchiolina all'angolo superiore bianco delle ultime cc. Ottimo esemplare appartenuto a Caterina DolfinTiepolo con sua firma al recto del titolo e suo ex-libris nobiliare al verso. Esemplare appartenuto a Caterina Dolfin Tiepolo, personaggio di spicco nelle vicende dell'emancipazione femminile nella Venezia della metà del '700, di una delle prime edizioni di questa raccolta di lettere della scrittrice, poetessa e aristocratica inglese, Mary Wortley Montagu. Moglie dell'ambasciatore inglese in Turchia, anche l’autrice del libro rappresenta uno dei rari esempi di donna moderna ed emancipata della sua epoca, e le sue lettere dalla Turchia sono state definite "il primo vero esempio di lavoro laico svolto da una donna sull'Oriente Musulmano" (Melman). Oltre alle doti letterarie alla Wortley è attribuito anche il grande merito di aver portato in Inghilterra, qualche decennio prima della scoperta di Jenner, una prima difesa contro il vaiolo da lei conosciuta presso i pastori turchi, basata su una sorta di immunizzazione che riuscivano ad ottenere con una vicinanza controllata alla malattia degli animali. An encyclopedia of British women writers, (1988), pp. 333-334. Per Caterina Dolfin-Tiepolo vedi: Ferri pp. 447-448.