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Libri antichi e moderni

Dante Alighieri.

Lo inferno della Commedia di Dante Alighieri, col comento di Guiniforto delli Bargigi, tratto da due manoscritti inediti del secolo decimo quinto. Con introduzione e note dell'Avv. G. Zaccheroni.

Marsiglia e Firenze, Leopoldo Mossy e Giuseppe Molino, 1838.,

800,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Autore
Dante Alighieri.
Editori
Marsiglia e Firenze, Leopoldo Mossy e Giuseppe Molino, 1838.

Descrizione

In-8°; XXIV, 766 pp, 1c. Ritratti di Dante e Beatrice e 10 tavole tratte dai due codici inediti, incisi in rame fuori testo. Legatura di poco posteriore in tutta pelle verde, piatti inquadrati da sei filetti in oro con agli angoli piccoli piccoli fregi; dorso a sei scomparti segnati da quattro cordoni, titolo e motivi decorativi anch'essi in oro, filetto in oro a orli e labbri e al merletto interno, tagli spruzzati, carte di guardia marmorizzate. Qualche rara fioritura ma bell'esemplare. Rarissima edizione originale stampata in pochissimi esemplari. “Prima edizione di questo commento tratto da due inediti del secolo XV (il primo posseduto dal sig. Gastone de Flotte marsigliese; l'altro esistente nella Biblioteca Nazionale di Parigi) con introduzione e note di Giuseppe Zaccheroni. Ornata di facsimile e tavole fuori testo e fatta a pochissime copie. L'opera è dedicata a Papa Gregorio XVI e la lettera di dedica porta la data: Marsiglia 15 agosto 1838.
Parte del commento originale di carte 20 non numerate, di 42 righe ciascuna trovasi alla Biblioteca di Imola; di questo codice Romeo Galli dà la descrizione nel suo libro ‘I mss. e gli incunabuli della Biblioteca Comunale di Imola’ (a pp. LVI-LVII), Imola, 1894, da cui si rileva che il manoscritto originale, in scrittura gotica perfetta, fu eseguito in Italia sul cadere del secolo XV e presentato in dono a Francesco I nel 1515 da Giacomo Minuzio milanese. Depositato nella R. Biblioteca d Parigi, fu tolto, non si sa come, e sostituito con una copia che Antonio Marsand nell'opera “I manoscritti italiani della R. Biblioteca Parigina” (Parigi, 1835), credè originale. Fu trovato, disgraziatamente mancante in principio e in fine, in un antico castello sulle rive della Dordogna dal filologo Gastone de Flotte, marsigliese, che lo donò nel 1837 all'esule Giuseppe Zaccheroni di Imola. “ (Mambelli). Mambelli 205.
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