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Libri antichi e moderni

AA.VV.

Lo spopolamento montano in Italia. Indagine geografico-economico-agraria. VII. L'Appennino abruzzese-laziale

s.e., 1937

150,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1937
Luogo di stampa
Roma
Autore
AA.VV.
Editori
s.e.
Soggetto
simple, statistica, demografia
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

In 8 (cm 18,5 x 26), pp. LIX + 299 + (1 bianca) con 13 cartine e cartogrammi fuori testo, riproduzioni fotografiche in bianco/nero, tabelle. Brossura editoriale con bruniture al piatto posteriore. Fogli patinati.Nei primi anni del XX secolo giunse a maturazione l'intenso lavorio che economisti agrari e Cattedre ambulanti di agricoltura avevano portato avanti per conoscere ed illustrare meglio l'agricoltura italiana. Fu creato, presso il ministero dell'Economia nazionale, l'Istituto di economia e statistica agraria, con il compito di raccogliere le statistiche agrarie e promuovere ricerche sulle aziende agrarie. Quando poi furono trasferiti presso l'Istituto centrale di statistica i servizi strettamente statistici, l'istituto cambio' denominazione in "Istituto nazionale di economia agraria" (Inea) e, in collaborazione con gli Osservatori, lancio' varie ricerche. Si formo' quindi un'imponente serie di contributi fra i quali - appunto - le monografie dedicate allo spopolamento montano in Italia (serie 16), composta da un totale di 8 volumi dedicati a diverse zone d'Italia. E'negli anni Trentache si viene progressivamente sgretolando un assetto secolare "un vero e proprio sistema economico, nel quale e' la mobilita' della popolazione, prevalentemente dell'elemento demografico maschile, a tenere in piedi un frammentato mosaico di economie in grado di sostenere e addirittura far crescere la popolazione montana. Si tratta di un sistema vario e bilanciato di attivita' mobili che si e' venuto formando lungo l'eta' moderna, tanto sulle Alpi che lungo l'Appennino... Superato il primo quarto del secolo, appaiono ormai evidenti gli esiti prolungati di una emigrazione che non e' piu' stagionale e temporanea, ma e' diventata permanente... A mettere in crisi una componente fondamentale dell'economia appennina [come di quella alpina] e' un vasto processo di modernizzazione territoriale, iniziato in maniera sporadica e saltuaria dopo l'Unita' d'Italia, ma che acquista un rinnovato vigore per iniziativa del potere statale nel primo decennio del Novecento e poi nel ventennio fascista" (A. De Rossi, "Riabitare l'Italia. Le aree interne tra abbandoni e riconquiste, 2019). Questo volume, il settimo della serie, e' dedicato all'Appennino abruzzese laziale.
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