Moeurs des Israélites et des Chrétiens. Nouvelle édition

In-8°, pp. (4), 397, (5) di indici, brossura coeva di colore azzurro con titolo manoscritto al dorso. Vignetta xilografica al frontespizio. Sparse bruniture e fioriture. Ristampa lionese del primo Ottocento di queste note operette - rispettivamente consacrate allo studio delle tradizioni religiose e civili degli ebrei e dei cristiani - di Claude Fleury (Parigi, 1640-ivi, 1723), il celebre storico e giurista autore della monumentale 'Histoire ecclésiastique' in 20 volumi, una delle prime opere storiografiche organicamente dedicate alla Chiesa e, al dire di Voltaire, la miglior storia della cristianità sino ad allora composta. Le edizioni originali delle due opere apparvero a Parigi nel 1681 nel e 1682. Il Fleury praticò, prima di prendere i voti, l'avvocatura, e fu nominato da Luigi XIV precettore dei duchi di Borgogna, Anjou e Berry, nonché confessore del giovane Luigi XV. Fu inoltre frequentatore di Bossuet e occupò all'Académie Française il posto che prima era di La Bruyère. Cfr. Brunet, II, 1291. Graesse, II, 596. Bautz, II, 56. Per un elenco degli scritti del Fleury, Lécuy in Michaud, 'Biographie Universelle', XV, pp. 61 e sgg.; sul Fleury, Sainte-Beuve, 'Port Royal', passim.