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Libri antichi e moderni

Pascoli, Giovanni

Myricae. Terza edizione illustrata dai pittori Antonio Antony, Attilio Pratella, Adolfo Tommasi

Tipografia di Raffaele Giusti,, 1894

1500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1894
Luogo di stampa
Livorno,
Autore
Pascoli, Giovanni
Pagine
pp. XII 158 [2 bianche], con numerose illustrazioni in scala di grigio nel testo.
Editori
Tipografia di Raffaele Giusti,
Formato
in 16° (182 x 116 mm),
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
elegante legatura coeva in piena pergamena rigida ad opera della legatoria «E. Torrini» di Siena, come attesta l’etichetta al contropiatto superiore; al dorso ricchi fregi oro e tassello con titoli, piatti inquadrati da filetto oro, al piatto superiore iniziali oro «M . C», sguardie in carta di pregio decorata oro e blu, tagli rossi; conserva i piatti della brossura originale illustrata,

Descrizione

LIBRO Terza edizione, notevolmente accresciuta rispetto alle precedenti e prima illustrata. Esemplare in ottime condizioni, molto fresco, in pregevole legatura professionale completa della copertina originale. Al frontespizio nota di possesso: «destinato da Maria Tomasi Canella alla cara Elena Pistoni[?]». Raccolta decisamente aumentata rispetto alle precedenti, comprende 116 componimenti, di cui ben 40 inediti, che conferiscono una fisionomia del tutto nuova all’insieme: per la prima volta, in apertura del volume e distinto dalle altre poesie, compare il poemetto «Il giorno dei morti», e «anche le sezioni crescono di numero ed escono dal generico, così da attestare una chiara volontà di ordinamento simbolico. [.] Nel complesso, il quadro dell’opera è ormai delineato e non verrà a mutare di molto nelle edizioni successive» («Myricae», ed. Nava, p. CCLIX). Nuova e definitiva è anche la prefazione, datata «Livorno, marzo del 1894». Il volume è abbellito dalle illustrazioni dei pittori Antonio Antony, Attilio Pratella e Adolfo Tommasi. La stampa di questa edizione fu sofferta e i rapporti con l’editore alquanto burrascosi: nel 1893 Pascoli annunciava agli amici che «Myricae» sarebbe stato ristampato di lì a breve, in forma accresciuta, ma l’uscita del volume tardava ad arrivare e il poeta continuava a pubblicare i propri testi su riviste e periodici. Finalmente, all’inizio del 1894, Pascoli riuscì ad accordarsi con l’editore Giusti di Livorno, ma dovette rassegnarsi a firmare un contratto decisamente svantaggioso, che gli assegnava una percentuale molto bassa sulle vendite e, soprattutto, lo obbligava a cedere all’editore tutta la proprietà letteraria delle sue «Myricae», per sempre. Nonostante le citate difficoltà contrattuali, il volume riuscì molto bene e Pascoli fu molto contento del lavoro dello stampatore, come testimonia la sorella Maria: «diceva che così bene stampato e con quelle illustrazioni gli sembravano migliori anche le sue poesie» (Maria Pascoli, «Lungo la vita», pp. 368-9). «Myricae», ed. Nava, p. CCLIX; Maria Pascoli, «Lungo la vita», pp. 368-9.

Edizione: terza edizione, notevolmente accresciuta rispetto alle precedenti e prima illustrata.
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