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Libri antichi e moderni

D’Annunzio, Gabriele

Notturno [TIRATURA DI LUSSO MAROCCHINO AVANA SCURO]

Presso i Fratelli Treves,, 1921

1900,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1921
Luogo di stampa
Milano,
Autore
D’Annunzio, Gabriele
Pagine
pp. [14] 505 [1] XIV [14], con belle xilografie di De Carolis e in fine il facsimile delle strisce di carta su cui scriveva il poeta.
Editori
Presso i Fratelli Treves,
Formato
in 8°,
Edizione
Prima edizione, nella tiratura di lusso nella variante in
Soggetto
Narrativa Italiana del '900 Poesia Italiana del '900
Descrizione
bella legatura editoriale in pieno marocchino avana scuro, cornice oro a doppio filetto con fregio al piatto superiore, all’inferiore fregio con motto «Io ho quel che ho donato», dorso a cinque nervi con titoli e scomparti incorniciati in oro, taglio superiore oro, dentelle a motivi floreali, sguardie marmorizzate sui toni del verde e del viola
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale nella tiratura di lusso nella variante in marocchino avana. Esemplare 188 di 200 numerati a mano in inchiostro rosso, in eccellenti condizioni (dorso appena scolorito). Tiratura di lussa tirata in soli 200 esemplari numerati a mano, in carta grande, rilegati in marocchino in diversi colori. Considerato uno dei capolavori assoluti di D’Annunzio, il «Notturno» segna il ritorno all’arte dopo l’impegno militare e politico della Grande Guerra e dell’impresa fiumana. L’opera fu composta nel 1916, quando il poeta era a letto convalescente a seguito del grave incidente aereo occorsogli il 15 gennaio: mentre sorvolava Grado fu costretto a un atterraggio di emergenza e nel violento impatto sbatté la tempia, rischiando di perdere l’occhio destro. Per due mesi ebbe entrambi gli occhi bendati, ma nonostante questo non si rassegnò all’inoperosità: pur di scrivere, si fece preparare migliaia di striscioline di carta su cui vergava singole frasi e porzioni di testo di poche parole; il materiale fu assemblato dalla figlia Renata, e nacque così la grande prosa lirica del «Notturno». Alla tiratura ordinaria, molto elegante, si aggiunse questa di lusso, tirata in soli 200 esemplari: di maggiore formato, era stampata su carta a mano e ampliata con i facsimili degli autografi dannunziani; Treves infine corredò ogni copia di una bella legatura in pieno marocchino di colore nero, bordeaux, blu o avana scuro, come la presente. Guabello, Raccolta dannunziana, n. 314; De Medici, Bibliografia di Gabriele D’Annunzio, n. 110.

Edizione: edizione originale nella tiratura di lusso nella variante in marocchino avana.
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