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Libri antichi e moderni

Ricasoli Baroni Pandolfo.

Orazione in lode della verginità e della fortezza militare, fatta nell'occasione della Morte dell' Ecc. Principe Don Francesco Medici, quasi novello Goffredo, alla Serenissima Madama Chrisriana di Lorena Granduchessa di toscana.

Firenze, Bartolomeo Sermartelli, 1615.,

400,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Autore
Ricasoli Baroni Pandolfo.
Editori
Firenze, Bartolomeo Sermartelli, 1615.

Descrizione

In-4°; 8 cc., 64 pp.; due grandi incisioni in rame. Legatura posteriore in tutto cartoncino alla rustica. Qualche brunitura; restauri alle pp. 45-50. Tracce di una nota manoscritta di possesso in calce al frontespizio. Assai rara prima edizione, scritta e fatta stampare dal Ricasoli in occasione della prematura morte del Principe di Capestrano Francesco De' Medici, figlio di Ferdinando I e di Cristina di Lorena.
Il giovane, dopo aver intrapreso la carriera militare perì a soli 20 anni durante il ritorno a Firenze da un pellegrinaggio a Loreto. Il suo corpo venne ritrovato molto tempo dopo l'accaduto. Questi due scritti pieni di significati simbolici e criptici si aprono con due grandi incisioni in rame di notevole interesse che recano la scritta: "Io gloria in lei et ella in me virtute. E le tenebre vostre a noi dan luce".
Il volume è pervaso da un misticismo religioso che ben si addice alla madre del defunto Cristina di Lorena, nota agli storici per aver "consegnato" Firenze e la Toscana nelle mani della componente più retriva della Chiesa. Ciò non le impedì di essere in corripondenza con Galileo, visto anche come possibile educatore del figlio. Galileo le inviò la celebre "Lettera a Madama Cristina di Lorena" nella quale cercava un appoggio alla sua teoria eliocentrica che, proprio in quel torno di tempo, veniva codannata dal Sant'Uffizio. Moreni II, p. 244.
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