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Libri antichi e moderni

Mario Arturo Iannaccone, Vicente Cárcel Ortí

Persecuzione. La repressione della Chiesa in Spagna fra seconda repubblica e guerra civile (1931-1939)

Lindau, 2015

36,00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2015
ISBN
9788867083183
Autore
Mario Arturo Iannaccone
Pagine
639
Collana
I leoni
Editori
Lindau
Formato
213×144×33
Soggetto
Spagna-Storia, Chiesa-Storia, Storia d’Europa, Cattolicesimo Romano, Chiesa Cattolica Romana, Storia delle religioni, Intolleranza, persecuzioni e conflitti religiosi, Spagna, 1919–1939 (Periodo interbellico)
Prefatore
Vicente Cárcel Ortí
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Le persecuzioni a cui fu sottoposta la Chiesa cattolica all'avvento della Seconda Repubblica spagnola (1931) e sino al termine della Guerra Civile (1939) sono state a lungo omesse o trascurate dalla storiografia, perlomeno fuori dalla Spagna franchista. L'interesse del Caudillo per quella che lui chiamava "cruzada" ha poi cancellato la memoria di questi eventi a partire dal 1975, data delle sue dimissioni. Da allora la storiografia è rimasta ostaggio di opposte ideologie e solo da pochi anni un'impressionante serie di beatificazioni ha richiamato l'attenzione su quanto realmente accadde. La Seconda Repubblica spagnola si caratterizzò per posizioni sempre più radicali, di cui sono proprio un esempio la politica di laicizzazione forzata e la persecuzione scatenata contro la Chiesa e i cattolici. Tentativi di colpi di Stato, oscure trame, conati secessionistici, intrighi internazionali, esplosioni di violenza sempre più sconvolgenti portarono allo stato prerivoluzionario del 1935-1936. La reazione al regime repubblicano non venne però in particolare dai cattolici, ma soprattutto da componenti interne a esso, dall'esercito, da ex monarchici e da radicali, oltre che dalle forze rivoluzionarie di sinistra. Nella guerra fratricida che si scatenò, la Chiesa e i cattolici divennero invece i principali capri espiatori, al centro di una macchina infernale di ritorsioni che soltanto oggi, a distanza di ottant'anni dagli eventi, si può cominciare a comprendere.
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