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Libri antichi e moderni

Spinosa, Nicola

Pittura del Seicento a Napoli. Da Caravaggio a Massimo Stanzione

artem, 2010

105,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2010
ISBN
9788856900477
Luogo di stampa
Napoli
Autore
Spinosa, Nicola
Pagine
474
Editori
artem
Formato
31 cm
Soggetto
Seicento ''600 Barocco Barroco, età Barocca napoletana Campania Locale Pittura Pittori Baroc, Si tratta del primo volume della ''''Pittura del seicento a Nap, protagonista ed emblema, in questi decenni, della volontà di riscoprire e rinnovare fisionomia artistica, nei primi anni del secolo, una rivoluzione autentica capace di rielaborare e tradurre in, Tommaso Campanella, la cultura di Galileo; attraverso il prolungato sperimentare , Battistello, Sellitto, Fnoglia, fino alla impronta poderosa caratteristica di Juse de Ribera;, Guarino, Fracanzano, con le contaminazioni luminose di ascendenza emiliana di Lanf, con la tremenda epidemia di peste del 1656 che annienterà ol, la stagione del ''caravaggismo'' lascia definitivamente la scen, alle variazioni sul tema delle emozioni collettive e dell''imm
Descrizione
hardcover
Stato di conservazione
Nuovo
Legatura
Rilegato
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Volume in copertina rigida figurata, 478 pagine profusamente illustrate in nero e a colori lungo l'intero testo. Bibliografia, indice dei nomi, dei luoghi e delle opere in chiusura. Libro in condizioni di nuovo -- Si tratta del primo volume della ''Pittura del seicento a Napoli. Da Caravaggio a Massimo Stanzione'' di Nicola Spinosa, protagonista ed emblema, in questi decenni, della volontà di riscoprire e rinnovare fisionomia artistica e passioni radicate di una identità collettiva fuori dell'ordinario: dai soggiorni di Caravaggio, nei primi anni del secolo, una rivoluzione autentica capace di rielaborare e tradurre in colori immortali i fermenti che avevano seminato Giordano Bruno, Tommaso Campanella, la cultura di Galileo; attraverso il prolungato sperimentare 'naturalistico' dei suoi eredi orfani di guida, Battistello, Sellitto, Fnoglia, fino alla impronta poderosa caratteristica di Juse de Ribera; proseguendo con le interpretazioni originali di Cavallino, Guarino, Fracanzano, con le contaminazioni luminose di ascendenza emiliana di Lanfranco e Domenichino... finché, con la tremenda epidemia di peste del 1656 che annienterà oltre un terzo dei 400.000 residenti e la scomparsa di figure cruciali come Massimo Stanzione, la stagione del 'caravaggismo' lascia definitivamente la scena alle nuove pulsioni barocche, alle variazioni sul tema delle emozioni collettive e dell'immaginario artistico che sarà oggetto del secondo volume.
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