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Libri antichi e moderni

Pipino Maurizio

Poesie Piemontesi raccolte

Nella Reale Stamparia, 1783

160,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1783
Luogo di stampa
Torino
Autore
Pipino Maurizio
Editori
Nella Reale Stamparia
Soggetto
Piemonte, Poesia in dialetto piemontese
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

In-8° (210x130mm), pp. XII, 198, (1) di imprimatur, legatura posteriore in mezza pelle blu con titolo in oro al dorso. Frontespizio inciso su rame con vignetta disegnata e incisa dal Cagnoni con allegoria della Poesia su sfondo agreste. Alle pp. 190-192, 'Alfabeto piemontese'; errata e avvertenza alle pp. 193-198. Bell'esemplare. Prima edizione della raccolta delle poesie in vernacolo piemontese curata dal Pipino. Alle pp. 1-16, 'Poesie di vari autori' (le poesie firmate sono di Alberto Avedani e di Lesbio Argisseo; le altre sono anonime o firmate con le sole iniziali); alle pp. 17-49, 'Poesie di Silvio Balbis'; alle pp. 51-189, 'Poesie di vari autori' (dalla p. 53 alla p. 170, eccettuate solo alcune, sono di Ignazio Isler). Il Pipino, medico di corte, nacque a Cuneo in data imprecisata e morì su di una nave nei pressi di Rodi nel 1788. Fu autore, oltre che delle poesie vernacolari qui raccolte, della prima grammatica in assoluto del dialetto piemontese e del noto 'Vocabolario piemontese', primo tentativo compiuto di codificare ortograficamente e grammaticalmente il dialetto del Piemonte, normalizzandone pronuncia e grafia in una sorta di koiné. Gli si deve anche la compilazione dell'Almanacco di sanità (1785-1789), con cui si propose di realizzare un'enciclopedia medica tascabile destinata a un pubblico il più vasto possibile: abitanti delle campagne, parroci e, in genere, tutti coloro i quali si trovassero nella necessità di dover soccorrere e curare infermi in luoghi dove i medici scarseggiavano. Clivio, 215. Non in Manno.
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