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Libri antichi e moderni

D’Annunzio, Gabriele

Primo vere. Liriche di Gabriele D’Annunzio — Seconda edizione corretta con penna e fuoco e aumentata

Presso Rocco Carabba,, 1880

1350,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1880
Luogo di stampa
Lanciano,
Autore
D’Annunzio, Gabriele
Pagine
pp. [4] 262 [2] (per un errore di stampa comune a tutti gli esemplari, le ultime tre pagine comprendenti l’indice sono numerate 160-162).
Editori
Presso Rocco Carabba,
Formato
formato in 16°, fascicolazione in 8° (non 12° come scrive Guabello),
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800 Poesia Italiana del '900
Descrizione
piacevole legatura coeva o di poco successiva in mezzo marocchino blu con grandi angoli, cinque nervi profilati in oro, titolo in oro al secondo scomparto, piatti in bella carta marmorizzata in tono, ripresa nei risguardi, cuffie in seta giallo-rossa e taglio superiore in oro;

Descrizione

LIBRO Seconda edizione quintuplicata, in gran parte edizione originale. Leggera traccia di abrasione al frontespizio, appena sotto il fregio dell’editore, con parziale perdita di parte a stampa (ritracciata con intervento manuale di restauro l’ultima porzione del fregio e luogo di edizione); per il resto freschissimo esemplare, molto ben legato, le pagine 162 x 92 mm. Il «Primo vere» di Carabba contiene 76 poesie, di cui solo quindici provengono dalla prima manifestazione a stampa della prima raccolta di versi di D’Annunzio, il «Primo vere» apparso esattamente un anno prima per i tipi di Giustino Ricci di Chieti. I restanti sessantuno componimenti, comprese le quattro traduzioni dagli inni omerici poste in «Appendice», sono del tutto inediti e appaiono qui per la prima volta, configurando le due raccolte come libri «[…] così differenti da potersi considerare due volumi diversi [.]. Par sicuro che il poeta pensasse per qualche tempo di intitolare altrimenti la seconda edizione: la cosa non sarebbe stata inopportuna, considerata la diversa fisionomia che assunse il volumetto» (Pinagli, p. 57). -- Come la raccolta d’esordio, anche questo libro fu pubblicato a spese del padre in soli cinquecento esemplari. Fu uno dei primi libri stampati da Carabba di Lanciano, editore che si ritagliò una parte di tutto rispetto nella storia dell’editoria e della cultura del primo Novecento; a proposito di questa edizione, ebbe a dichiarare nel 1911: «[.] è bene far sapere che il “Primo vere” venne stampato a Chieti per la prima volta, ma l’edizione non vide la luce perché non piacque al Poeta [.]. Ebbi io subito l’incarico di rifarla e D’Annunzio non riconosce che questa mia per la prima edizione, tanto vero che in più di un’occasione egli mi ha qualificato per il suo primo editore» (cit. in Guabello). Guabello, Raccolta dannunziana, n. 4; Pinagli, Il noviziato poetico di Gabriele D’Annunzio, in: Italianistica 14/1, gen.-apr. 1984, 57-71

Edizione: seconda edizione quintuplicata, in gran parte edizione originale.
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