In-16°, legatura editoriale in brossura spillata con sopracoperta, pp. non num. 40, impresse solo al recto. All'occhiello dedica autografa firmata dell'autrice a Miro Silvera. Evelina SCHATZ è nata a Odessa e da tempo vive a Milano. Si è laureata alle Università di Mosca e di Milano in storia dell'arte. Poeta in lingua italiana e russa, artista, saggista, storico e critico dell'arte, giornalista, regista, ricercatrice culturale, interprete parlamentare; suoi saggi sono apparsi in riviste e libri specializzati in Italia e all'estero, in quotidiani in Italia e in Russia. L’opera omnia della sua poesia in lingua russa è uscita nel 2005 per la casa editrice Russkij Impuls (Mosca), accompagnata da una pubblicazione di tre studiosi, A.Golovanova, V.Kalmykova, G.Kulakin: Archeologia del poeta. Dizionario delle immagini di Evelina Schatz, recensito da M.Gasparov. È curatrice di mostre d’arte contemporanea. Ha collaborato diversi anni con il Corriere della Sera. Dopo una lunga esperienza nell’ambito della poesia visiva, del libro-oggetto e del libro d’autore, nel 1996 inizia a lavorare su opere plastiche, creando poesie-sculture, ceramiche e assemblaggi di materiali e segni che chiama re-melt. Operando in più campi dell’espressione artistica, è arrivata a un linguaggio in cui poesia, scultura, assemblaggio e collage, teatro e performance si mescolano in un unico oggetto artistico. Ha pubblicato raccolte di poesie tra cui: Facezie o dell'ardore (1976, premio città di Como), Samarcanda o delle cerimonie (1986), Lettere d'inverno (1986), Atlante delle cerimonie (1988, premio Gozzano), Variazioni sul nero (1992), Romanzo autobiografico minimo in 13 capitoli (1992), Lapidi (1993), Tamburi di Sicilia (1993), Catottromanzia ovvero il libro dei riflessi (1993), Per alcuni le stelle (1996), Pathos del nascosto (1996), Inventario della melanconia (1996), Stanze sicule, (1997), Edinorog (1997, in russo), Evelinae Carmina (1997), Hotel Londonskaja. Compositori italiani e russi hanno tradotto in musica molte delle sue poesie e prose poetiche. Ha creato numerosi libri-oggetto e libri d'arte con artisti di rilievo italiani e europei. A partire dalla Biennale di Venezia nel 1978 ha esposto libri-oggetto, poesia visiva, re-melt e opere concettuali in Italia e all'estero. Sue opere si trovano nel Museo Literaturnyj e Museo dell'Arte Occidentale e Orientale di Odessa (ex-URSS), alla BAN (Biblioteca Museo dell'Accademia delle Scienze, San Pietroburgo); in collezioni private in Italia, Russia, Ucraina, Giorgia, Estonia, Kazakistan, Uzbekistan, Tadzikistan, Bulgaria, ex-Jugoslavia, Germania, Inghilterra, Francia, Svizzera, USA, Brasile. Continuando le tradizioni futuriste e di Samizdat, ha creato due minuscole e preziose case di edizioni d’autore kãrwãnSamizdat e CaffèLADOMIR, curando personalmente il design.