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Libri antichi e moderni

EBRAICA

Sefer hamiššah humše Torah... (Pentateuco Cantico dei cantici.... - Haftarot secondo il rito di tutte le comunità)

Venezia, Stamperia Vendramina, 1740-41,, 1740 - 41

1000,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)
Chiusi per ferie fino al 29 Agosto 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1740 - 41
Luogo di stampa
Venezia
Autore
EBRAICA
Pagine
pp.
Editori
Venezia, Stamperia Vendramina, 1740-41,
Soggetto
Libri Antichi
Descrizione
piena pelle
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>In-8 (mm 185x125), ff. 240, 82, con numerosi finalini incisi. Frontespizio con caratteri stampati in rosso e nero, splendida antiporta silografica raffigurante 5 vignette che illustrano alcuni passi del testo sacro: in particolare nella parte superiore Mosè in una "nube densa" che riceve dal Signore le due tavole della Legge ed ai lati della colonna la folla degli ebrei. In basso due angeli con la tromba con la scritta "Torah min ha-šamayim" entro cartiglio. Le didascalie che accompagnano le vignette sono state incise e non composte con caratteri a stampa. L'antiporta potrebbe essere stata incisa da Francesco Griselini (1717-1787), che fu molto attivo a Venezia nella prima metà del Settecento. Bella legatura coeva in piena pelle, con decori a secco al dorso  e bordura a secco ai piatti. Qualche strappo abilmente restaurato, qualche fioritura e lieve gora d'umido nel margine bianco del foglio di titolo, bell'esemplare.
Non comune edizione Vendramina, stamperia "di lingua ebrea" (oltre alla Bragadina, sempre a Venezia) fondata nel 1630 da Giovanni Vendramini e rimasta attiva fino al 1777. Fu per durata la seconda casa editrice a Venezia e, stampando sia in proprio sia affidando la stampa ad altri tipografi, pubblicò circa 150 edizioni. Tra gli ebrei (pochi, per via dei divieti posti dalla Serenissima) che all'epoca si dedicarono all’arte tipografica a Venezia si distinse di Me’ir da Zara (Mazo da Zara), appartenente a quel gruppo di ebrei che, dalla Dalmazia, andavano a lavorare a Venezia. Il suo nome figura in 25 edizioni apparse fra il 1738 e il 1757, tra cui la presente. Può darsi che egli abbia stampato o che abbia collaborato anche alla stampa di altre edizioni ma il suo nome o non vi compare o esse non sono ancora state trovate. Egli usò carta di mediocre qualità ma prestò molta attenzione alla cura del testo, alla scelta degli autori e delle loro opere. Di alcune edizioni sono sopravvissuti addirittura uno o solo pochi esemplari.  Preto, Diz. Bibografico degli italiani, pp. 691-696. Vinograd 1783 p. 280.
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