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Libri antichi e moderni

Boito, Camillo

Senso. Nuove storielle vane

Fratelli Treves, Editori,, 1883

500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1883
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Boito, Camillo
Pagine
pp. [4] 318 [2].
Editori
Fratelli Treves, Editori,
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione.
Soggetto
Narrativa Italiana dell' 800
Descrizione
piena pelle moderna color testa di moro con titoli oro al dorso,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione. Esemplare buono (parziale distacco delle carte del primo fascicolo, senza perdite). Seconda raccolta di novelle dell’autore romano, la più celebre grazie alla trasposizione cinematografica di Senso da parte di Luchino Visconti nel 1954. L’opera raccoglie otto novelle composte tra il 1876 («Quattr’ore al Lido») e il 1883 («Senso»). Apparvero tutte in rivista, nella maggior parte dei casi sulla «Nuova Antologia», tranne «Senso», qui pubblicata per la prima volta, destinata a diventare emblema della narrativa scapigliata nonché, secondo Moravia, «uno dei migliori racconti dell’Ottocento italiano» (Boito, Senso, introduzione di A. Moravia, p. 9). -- «Posto a conclusione della raccolta, Senso appare come uno dei racconti meglio strutturati di Boito. [.] La vicenda narrata è storia comune: una passione a finale drammatico nel topico binomio di amore e morte. La novità non tocca il plot narrativo, ma l’immagine femminile, la protagonista, che risulta essere l’unica e incontrastata figura attorno alla quale ruota l’intero racconto. [.] Livia è alla soglia temibile dei quarant’anni. Ancora integra nella sua bellezza e ugualmente desiderosa di successo come lo era stata ai suoi vent’anni, Livia mostra qualcosa di irrisolto, un bisogno di chiarire attraverso la scrittura, in una sorta di autoanalisi, la vicenda della propria vita, o meglio di un momento ormai lontano della propria biografia» (Boito, Senso. Storielle vane, a c. di R. Bertazzoli, pp. XXVII-VIII). -- Camillo Boito, la cui figura a lungo è stata messa in ombra, dal punto di vista della critica, da quella del fratello Arrigo (ivi, p. VI), è stato riscoperto dal grande pubblico grazie all’edizione del 1945 de Il maestro di setticlavio (Colombo editore, Roma, 1945) curata da Giorgio Bassani, che nella lunga prefazione al volume spese parole di lode per Senso, elogiato per «l’intelligenza lucida e precisa» e «il gusto acuto (un po’ francese) del chiaro e del distinto» (Bassani, Opere, pp. 1007-13). C. Boito, «Senso. Storielle vane», a c. di R. Bertazzoli, Milano, Garzanti, 1990, pp. XXVII-XVIII. C. Boito, «Senso», Introduzione di A. Moravia, Franca May, Roma, 1983, pp. 9-11 G. Bassani, «Opere», Mondadori, Milano, 1998, pp. 1007-1013
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