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Libri antichi e moderni

Barrili Anton Giulio

Storie a galoppo. 1° migliaio

Sommaruga (Tipografia dell'Ospizio di San Michele), 1884

35,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)
Chiusi per ferie fino al 28 Agosto 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1884
Luogo di stampa
Roma
Autore
Barrili Anton Giulio
Editori
Sommaruga (Tipografia dell'Ospizio di San Michele)
Soggetto
Letteratura italiana, Cavalli e ippologia, Prime edizioni
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

In-16°, pp. 307, (5), brossura editoriale con titolo entro bella bordura tipografica riccamente istoriata in bianco ed in rosso. Buon esemplare con abili restauri al dorso. Prima edizione e primo migliaio di questa raccolta di novelle del famoso scrittore ligure (Savona, 1836-Càrcare, 1908), assai popolare fra Otto- e Novecento, ambientate nel mondo dei cavalli e dell'equitazione. Così Giovanni Orioli ben riassume le caratteristiche della narrativa di Barrili: 'Nei romanzi, una cinquantina circa, e nelle raccolte di novelle. il Barrili,cui nocque senza dubbio l'estrema mobilità d'immaginazione, che gli permise di vagare dall'Oriente all'Occidente, dall'atichità più remota ai tempi suoi - si rivela narratore piacevole e garbato per la linearità delle vicende, il romantico gusto del ritratto dai contorni sfumati e insieme nitidi, la scrittura corretta sebbene priva di nerbo e di vigore. I racconti del Barrili furono letti avidamente da un'intera generazione, suscitando unanimi consensi e lodi specialmente presso il pubblico femminile. Le sue sono di solito gentili storie d'amore che coservano tuttora il sapore e il fascino dell'epoca. Il clima dominante dei suoi romanzi è sempre sereno, anche se talvolta appannato da un leggero velo di mestizia, e la monotonia che ne deriva è spesso fonte di sazietà. Lo stile, però, scorre agevole e fluido, senza incrinature e intoppi. La sua arte romantico-borghese si svolse parallelamente al verismo, ma ignorò i problemi e le conquiste di quel movimento letterario. Della sua età egli descrisse non la brutale attualità, ma gli ideali, le aspirazioni e i sogni dai più modesti, volti a una esistenza fatta di liete avventure, di spirituali conversari e di quieto benessere, a quelli eroici verso le azioni nobili, cavalleresche, generose' (D.B.I., VI, 1964). Parenti, p. 58.
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