Sull'eguaglianza di tutte le cose. Lezioni americane

16mo, br. ed. 214pp. La scienza del XX secolo ha modificato per sempre la nostra comprensione della realt‡, anche se siamo ben lontani dal poter affermare che questa realt‡ abbia un senso (forse non accadr‡ mai). Eppure, Ë grazie alla meccanica quantistica che il pensiero puÚ dirsi per la prima volta libero di percorrere strade veramente ignote. A coltivare quello shock permanente, fatto di ´stupore e vertigineª, Ë Carlo Rovelli che, dalle "Sette brevi lezioni di fisica", con leggerezza si muove fra gli abissi speculativi della relativit‡ quantistica, senza paura di toccarne il fondo ñ anche perchÈ quel fondo, secondo lui, non esiste. ´Elettroni e mente, sassi e leggi, giudizi e galassie non sono di natura essenzialmente diversa gli uni dagli altri. Sono nozioni che si illuminano a vicendaª. Di questo continuo gioco di specchi Ë fatto il mondo, e per comprenderlo in tutta la sua complessit‡, per vederne la coerenza e ´sentire che Ë la nostra casaª, scrive Rovelli, bisogna fare un salto ulteriore e accogliere líincertezza che Ë al cuore della conoscenza, quella che porta allí´eguaglianza di tutte le coseª. Come il personaggio di un racconto del Zhuangzi ñ uno dei grandi libri dellíantichit‡ ñ che dopo aver sognato di essere una farfalla ´svolazzante e soddisfatta della sua sorteª non sa pi˘ se Ë stato lui a sognare la farfalla o Ë la farfalla a sognare lui.