










Libri antichi e moderni
SIENA-TARIFFS
Tariffa delle gabelle, che debbono pagarsi alla Magnifica Dogana, alle Porte della Città, & alli Passaggieri dello Stato di Siena, per le Mercantie, e Robbe, che si traeno, mettono, ò passano. Et altre Tariffe, ed Ordini spettanti alli Signori del Maestrato, Proveditore, Cancellaria, e Ministri della medesima Dogana. Approvate dal Sereniss. Granduca sotto il 23 Settemb. Con l'argomento à dette Gabelle comandato da S.A.S. con suo Rescritto del dì 30. Dicembre 1645
appresso''l Bonetti, nella Stamperia del Publico, 1646
1500,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Rarissima prima edizione (seguiranno ristampe aggiornate nel 1664, 1775, 1781 e 1783) del tariffario delle gabelle da pagarsi per tutti i beni, elencati in ordine alfabetico, che devono entrare nella città di Siena.
La magistratura della gabella delle porte fu istituita in epoca repubblicana con il compito di esigere i dazi alle porte della città e di sovrintendere alla raccolta del vino e del grano. Questa funzione rimase anche durante il principato, quando si aggiunsero nuove mansioni quali la riscossione delle dogane di frontiera e quella dei monopoli, per giungere infine alla sovrintendenza su tutte le entrate dirette e indirette dello Stato.
Alle pp. 102-107 sono citati i princiapali dolci senesi (le copate o “cubate”, i pampepati, i confortini e i biricuocoli), i quali per essere portati in città dal contado erano sottoposti al pagamento di una gabella. Viene inoltre fatta una distinzione fra i dolci edulcorati con il miele e quelli prodotti con il più costoso zucchero di canna. Il tariffario, tuttavia, non include i marzapani, che erano quindi presumibilmente prodotti in città, mentre include le mandorle, sia “stiacciate nostrane o forestiere”, che servivano per produrli.
L'edizione non è censita in ICCU; OCLC, 1351787277 (1 copia presso la Biblioteca di Economia dell'Università di Genova) e OCLC, 690650231(1 copia presso l'Université Paris Cité).