Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

(Napoleone Bonaparte)

Ultima disposizione testamentaria d’un cessato gran sovrano

350,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)
Chiusi per ferie fino al 01 Settembre 2025.

Metodi di Pagamento

Dettagli

Luogo di stampa
Italia
Autore
(Napoleone Bonaparte)
Soggetto
napoleone bonaparte testamento ottocento
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8°; pp. XX, legatura in carta azzurrina semplice. Atto testamentario in versi, 52 sestine, di Napoleone Bonaparte (1769-1821), scritto l’anno della gloriosa entrata a Parigi, della disastrosa battaglia di Waterloo, della resa di Napoleone a Luigi XVIII e della deportazione a Sant’Elena. Negli ultimi versi “.e mi firmo in queste carte, Io Napoleone Bonaparte”. Si tratta di un testamento politico (”considerando che la guerra è un gioco”) e spirituale, in cui ricorda Giuseppina, il figlio, la madre, Francesco I e gli amici fedeli; ma anche traccia un quadro dell’Europa politica menzionando nei versi il depresso Regno delle Gallie, la Gran Bretagna, la Russia, Brandeburgo, l’Elvetica Alleanza, la bella Italia, il Vaticano. Napoleone, o l’anonimo autore, scrive anche l’epitaffio che desiderava sulla sua tomba, “in qualche lito erboso, lo copra di cipressi ombra patetica”. napoleone bonaparte testamento ottocento
Logo Maremagnum it