Versi del cav. Vincenzo Monti pel giorno onomastico della sua donna Teresa Pikler nella villa del signor D. Luigi Aureggi in Brianza

LIBRORarissima prima edizione autonoma.Qualche leggera fioritura, tracce di timbri di antichi possessori al frontespizio, nel complesso esemplare molto buono, ben marginoso.Prima edizione autonoma di questi commossi “Versi”, una sorta di commiato definitivo rivolto alla moglie e alla figlia: il 9 aprile 1826 Monti era stato colpito da un colpo apoplettico che lo aveva paralizzato dal lato sinistro, e dal quale era uscito fortemente debilitato. Il testo fu inserito nel tomo XIII della Biblioteca italiana, come segnalato al verso della prima carta, preceduto da una sentita nota, stampata anche nella presente edizione: «mal potremmo descrivere il grande commovimento degli animi, ed il piangere che ciascun fece per tenerezza all’udire sul labbro del Monti, vestiti di così splendidi versi, i più dolci sentimenti di sposo, di padre e di amico; all’udirlo, quasi diremmo, accommiatarsi anzi tempo dalle persone più caramente dilette, e parlare dei giorni nei quali non sarà più» (p. 5). -- L’edizione è di eccezionale rarità: il catalogo Sbn censisce un solo esemplare presso la biblioteca di Casa Carducci.