Zélis au Bain. Poëme en quatre Chants par le Marquis de Pezay. Réimpression sur l'édition de Genève - S. d.

In-8° (230x143mm), pp. (8), 53, (5), legatura coeva firmata Ronner (si tratta di Gaëtan Ronner, legatore che aveva il proprio atelier a Parigi al 93 di Faubourg Saint Honoré) in m. pelle e angoli (verde al dorso e turchese ai piatti) con titolo in oro su dorso a nervetti. Piatti marmorizzati, segnacolo in seta tricolore, sguardie decorate à queue de paon. Testo entro bordura ornamentale rossa. Duplice frontespizio, di cui uno a stampa e uno inciso riproducente quello dell'edizione originale. 4 tavv. incise su rame f.t. riproducenti quelle dell'edizione originale, incise da De Malval da invenzione di Eisen. Bordure, testatine, capilettera e culs-de-lampe figurati disegnati da Mesples. Perfetto stato. Tiratura di soli 600 esemplari numerati (copia n° 328 dei 518 su Seychall Mill numerati dall'81 al 598). Raffinata edizione ottocentesca (esemplata sull'edizione originale, apparsa senza data, in forma anonima e col falso luogo di Ginevra, mentre il luogo reale era Parigi) di questo poema erotico in quattro canti dovuto al Marchese di Pezay. L'opera fu più volte riedita nella forma ampliata in sei canti, con il mutato titolo 'La Nouvelle Zélis au bain'. Petits chefs d'oeuvre du XVIIIe siècle, III. L'autore (Versailles, 1741-Pezay, Blois, 1777) fu noto letterato, figlio di un funzionario del Ministero delle Finanze. Protetto in gioventù da Dorat e dal ministro Maurepas, dette al Delfino, futuro Luigi XVI, lezioni di tattica militare, ricevendo in segno di gratitudine l'investitura alla carica di capitano dei dragoni. Con il sovrano intrattenne rapporti di amicizia, e alcune riforme della tassazione vennero approvate su suo suggerimento; Necker fu anche designato su suo consiglio a ristabilire l'ordine delle finanze francesi. Contemporaneamente si creò non pochi nemici e fu costretto a lasciare la corte, divenendo ispettore generale delle coste, carica che ricoprì con molta solerzia e competenza. Confinato nella propria terra di Pezay, nel Blois, vi morì a soli 36 anni. Fu amico di Voltaire, che gli dedicò dei versi, di Rousseau, che gli lesse brani delle 'Confessioni' prima di darle alle stampe, e di Grimm, che gli riservò elogi: 'Pezay avait infinitement d'esprit, beaucoup de souplesse et de douceur dans le caractère' ('Corrispondenza', IV, 2 parte). Tradusse inoltre Catullo e Tibullo, compose elogi, liriche, opere storiche, trattati di svariato argomento. Gay / Lemonnyer, III, 1400. Weiss in Michaud, 'Biogr. universelle', XXXIII, 561-63 (dà un elenco delle sue opere).