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Libri antichi e moderni

Leopardi, Giacomo

Zibaldone di pensieri. Edizione tematica condotta sugli Indici leopardiani (Vol. 1)

Donzelli, 2018

45,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2018
ISBN
9788868438449
Luogo di stampa
Roma
Autore
Leopardi, Giacomo
Pagine
1288
Editori
Donzelli
Formato
22 cm
Soggetto
Descrizione
hardcover
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Collana: Nuova Biblioteca. Volume cartonato rigido di pagine LXIV-1240. Contenuto: Trattato delle passioni - Manuale di filosofia pratica - Della natura degli uomini e delle cose - Teorica delle arti, lettere. Parte speculativa - Teorica delle arti, lettere. Parte pratica - Memorie della mia vita. A cura di Fabiana Cacciapuoti, con un Preludio di Antonio Prete. Nuovo, ancora sigillato. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.  «Non c'è che la pura natura la quale ci scampi dalla barbarie […]. S'ella ci fa piangere la morte dei figli, non è che per un'illusione, perchè perdendo la vita non hanno perduto nulla, anzi hanno guadagnato. Ma il non piangerne è barbaro, e molto più il rallegrarsene, benchè sia conforme all'esatta ragione. Tutto ciò conferma quello ch'io soglio dire che la ragione spesso è fonte di barbarie (anzi barbarie da se stessa), l'eccesso della ragione sempre; la natura non  mai, perché finalmente non è barbaro se non ciò che è contro natura». 25 novembre 1820 «Mancare assolutamente di sistema […] è lo stesso che mancare di un ordine di una connessione d'idee, e quindi senza sistema, non vi può esser discorso sopra veruna cosa. Perciò quelli appunto che non discorrono, quelli mancano di sistema, o non ne hanno alcuno preciso. Ma il sistema, cioè la connessione e dipendenza delle idee, de' pensieri, delle riflessioni, delle opinioni, è il distintivo certo, e nel tempo stesso indispensabile del filosofo». 17 aprile 1821. Per un intero secolo, da quando, nel 1898- 1900, Giosuè Carducci ne patrocinò la prima edizione a stampa, lo Zibaldone di pensieri di Giacomo Leopardi è assurto a simbolo del «frammento» per eccellenza. Quello che è da tutti considerato un capolavoro assoluto di prosa letteraria, è stato presentato da una lunga tradizione come un'opera volutamente asistematica, un flusso di pensieri senza ordine. A distanza di più di un secolo da quella prima edizione carducciana, il meticoloso e acuto lavoro critico-filologico di Fabiana Cacciapuoti ha portato alla luce l'idea di una grande opera per «trattati», di cui la mole di appunti raccolti nei quaderni null'altro rappresenta che l'immane lavoro preparatorio; un testo dotato di precise chiavi di lettura, organizzabile a partire da ben definiti fuochi tematici. Una traccia di un simile progetto è contenuta nella lettera con cui Leopardi rispondeva, il 13 settembre 1826, al suo editore milanese Antonio Fortunato Stella, che gli aveva chiesto di comporre un dizionario filosofico alla maniera di Voltaire: «Quanto al Dizionario filosofico, le scrissi che io aveva pronti i materiali, com'è vero; ma lo stile, ch'è la cosa più faticosa, ci manca affatto, giacchè sono gittati sulla carta con parole e frasi appena intelligibili, se non a me solo […] e per poterne estrarre quelli che appartenessero a un dato articolo, bisognerebbe che io rileggessi tutte quelle migliaia di pagine, segnassi i pensieri che farebbero al caso, li disponessi, gli ordinassi ec., tutte cose che farò quando a Lei parrà bene che io mi dia di proposito a stendere questo Dizionario; ma che non si possono eseguire per il momento, e per uno o due articoli soli». Questo progetto di riordino e indicizzazione degli appunti sarà effettivamente messo in atto, attraverso un rigoroso sistema di voci e di numeri, redatto su differenti schedine, conservate presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Sono, in particolare, sette paginette scarne ma decisive a evidenziare otto percorsi tematici. Proprio seguendo quelle pagine, sono stati qui «rimontati» i brani individuati da Leopardi, ricostruendo così il tendenziale «sistema». L'immenso manoscritto dello Zibaldone di pensieri di Giacomo Leopardi – custodito presso la Sezione manoscritti della Biblioteca Nazionale di Napoli – è costituito da un insieme di fogli singoli che Leopardi teneva in una cassetta: una cassetta che lo seguiva in ogni suo spostamento e che probabilmente arrivò a contenere, nel suo punto culminante, 4526 pagine di testi in fogli
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