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Cervellati,LA CITTÀ POST-INDUSTRIALE,Mulino 1984[Urbanistica,architettura
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Dettagli
Descrizione
Pier Luigi Cervellati,
LA CITTÀ POST-INDUSTRIALE,
Società editrice il Mulino, Bologna 1984,
prima edizione,
brossura, 20,5x12,5 cm., pp.222,
collana Contemporanea n.8,
ISBN 88-15-00540-4,
peso: g.240
CONDIZIONI DEL LIBRO:
esemplare in buone condizioni generali,
imperfezioni e segni a penna alla copertina,
firma di appartenenza a penna al fontespizio
e in III di copertina,
sottolineature e note a matita
dalle note di copertina:
Le grandi e piccole aree metropolitane sono in crisi. La
stasi demografica e l’invecchiamento della popolazione
sono evidenti, così come è evidente il limite delle risorse
e lo sperpero dell’ambiente naturale. Paradossalmente,
nelle città cresciute a macchia d’olio, e dove si continua
a costruire, si è aperte un «vuoto incolmabile»: vuote le
case sfitte o invendute, vuoti i «contenitori» storici e
moderni, vuoti gli stessi centri direzionali, costruiti
quando sembrava che l’opulenza potesse continuare
all’infinito, vuote le fabbriche che appartengono
all’archeologia industriale. In questo scenario, che
prelude a un futuro post-industriale già incominciato,
una delle tante domande riguarda l’aspetto, il contenuto
e la forma della città nei prossimi anni. Questo libro, nel
denunciare gli aspetti negativi del presente, tenta di
individuare le soluzioni e i temi, alternativi e necessari,
per realizzare la rifondazione delle nostre città. Una
suggestiva sfida intellettuale, che mira al recupero del
patrimonio edilizio esistente e alla ricerca di
quell’identità formale e culturale, estetica e sociale, che
dovrebbe distinguere nuovamente i futuri insediamenti
umani.
Pier Luigi Cervellati, architetto e docente nell’Università di
Bologna, è stato assessore nei settori della casa e dell’assetto
urbano del comune di Bologna negli anni 1964-1980. In tale
periodo è stato il principale promotore del progetto di recupero del
centro storico bolognese. Con il Mulino ha già pubblicato «Politica
e metodologia del restauro» (1973).
Indice
I. Il luogo urbano tra evoluzione e sviluppo p. 7
Il senso dell'urbano 7
La regola e l’arte di disegnare la città 10
La perdita dei confini 13
Innovatori e conservatori al servizio del futuro as-
setto urbano 17
L’irresistibile ascesa del piano regolatore 20
II. Gli atteggiamenti di questo periodo di tran-
sizione 35
Dal pre al post-industriale 35
Il piano regolatore oggi 37
L’ambiente in agonia 44
I « restauri che uccidono » 47
L’equivoco del post-moderno 55
III. Mali e rimedi 71
La speculazione edilizia 71
La partecipazione 79
Gli « standards » urbanistici 82
IV. Uno sguardo sull'urbanistica italiana 93
Tre fasi e alcuni esempi eloquenti 93
V. Il vuoto incolmabile 117
Il vuoto edilizio 117
Il vuoto delle proprietà pubbliche 126
Il vuoto urbano 130
VI. I segni del mutamento p. 135
Dalla Torre di Babele al labirinto delle idee 135
La nuova composizione dei nuclei familiari e lo
standard abitativo 139
Il traffico urbano 142
La scomparsa del « ceto medio » e la ricomparsa
dei futuribili 146
VII. I presupposti della riconversione 159
La rifondazione della città 159
I confini ritrovati 165
II « disegno » dell’ambiente naturale 166
L’osservatorio pubblico 174
VIII. I segni della città post-industriale 183
La riconquista dei vuoti: a New York e in altri
luoghi 183
Il restauro come restituzione 192
Artigianato e manutenzione 202
Il recupero della periferia 206
Il futuro appartiene al presente 214