Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Periodici

Crippa,VOLUMI IN EQUILIBRIO.SCULTURE,Teglio 2005[Bruno Munari,P.Restany,arte

13,90 €

Modo Infoshop

(Bologna, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Descrizione





a cura di Daniele Crippa,
VOLUMI IN EQUILIBRIO.
EVENTO ESPOSITIVO DI SCULTURE MONUMENTALI,
OMAGGIO A PIERRE RESTANY,
Teglio • agosto - settembre 2005,
catalogo dell'evento,
Gruppo Editoriale Art Promoters, Portofino (GE) 2004,
prima edizione,
brossura, 30x24 cm., pp.167,
numerosissime illustrazioni a colori,
peso: kg.1

CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
imperfezioni alla copertina,
tracce di umidità (le pagine sono raggrinzite,
soprattutto ai margini),
per il resto ottimo




ARTISTI
Fernandez Arman
Iginio Balderi
Rachele Bianchi
Rimer Cardillo
Andrea Cascella
Gianmaria Cavina
Bruno Ceccobelli
Anna Chromy
Primo Conti
Walter Di Giusto
Gianni Dova
Salvatore Fiume
Federica Marangoni
Luciano Massari
Olga Melentiy
Aldo Mondino
Bruno Munari
Arnaldo Pomodoro
Belle Shafir
Giuseppe Spagnulo
Daniel Spoerri
Ben Vautier



SOMMARIO
8 Prefazioni
Piergiorgio Grolli - Sindaco di Teglio
Don Stefano Garavatti - Arciprete di Teglio
12 Presentazione
a cura di Daniele Crippa
14 Indice delle opere
24 Mappa dell'esposizione
26 I luoghi dell'esposizione
Rassegna delle opere
126 Gli artisti
Biografie e curricula
162 Avantgarde
Montecatini Terme 2004


Avantgarde: volumi in equilibrio
testo introduttivo di DANIELE CRIPPA

Il ricordo di una amicizia, diventata nel tempo
lunga e profonda, dovrebbe essere a causa
della lontana data di inizio appannata dal
tempo: invece risulta a causa dei molteplici,
dei fantastici e sempre imprevedibili avveni-
menti che, spesso accadevano come un torren-
te in piena, come se fosse iniziata ieri.
Il mondo dell'arte da sempre sensibile agli
accadimenti dello scibile umano aveva, in quei
momenti, filtrato la rivoluzione dei figli dei
fiori, di fare l'amore e non la guerra, del vento
del sessantotto partorendo, partendo da quelle
esperienze, movimenti culturali che coinvolse-
ro tutto il mondo artistico internazionale.
Sorsero difatti:
- La Pop Art
- l'Arte Concettuale
- l'Arte Povera
- la Land Art.

In Francia nacque una sconvolgente ventata di
scompiglio artistico. Paladino ne era un giova-
le critico: Pierre Restany che forgiò per questo
movimento il termine: Nouveau Realisme.
L'araldo culturale di questo movimento che
coinvolse tutto il mondo, attraverso la creativi-
tà dei suoi figli appartenenti a molteplici e dif-
ferenti nazioni, ne divenne nel tempo il garan-
te, l'ambasciatore nel mondo, il re di un
immenso impero: quello di buona parte della
cultura artistica contemporanea.

Questo giovane, scoppiettante ed impertinente
critico divenne ben presto la historia stessa del
Noveau Realisme. Il suo grande, ingombrante
sigaro era indispensabile per il successo indi-
scusso all'evento.
Garanzia culturale garantita!
Storiche sono le sue discussioni con tutti que-
gli artisti che divennero di poi "mostri sacri
dell'arte contemporanea."
Erano Kline, Rotella, Arman, Cesar, Marangoni,
Hains, Ben Vautier, Spoerri e, troppi altri sareb-
bero da ricordare.

Quanta capacità di sintesi e lucidità d'analisi vi
è nella penna di Pierre Restany. Penna che sem-
pre resterà tra noi.
Nei primi mesi del 1977 pensai all'idea di crea-
re attraverso la costituzione della "Galleria
Civica d'Arte Contemporanea di Portofino" un
polo culturale di grande respiro internazionale,
aiutato anche grazie al fatto che tale iniziativa
sarebbe nata in quel bellissimo luogo chiamato
internazionalmente: La perla del mondo.

Pierre Restany aderì immediatamente, e fu uno
dei più entusiasti appartenenti al comitato
scientifico di questa mia nuova avventura.
A giugno inaugurammo insieme la Galleria
Civica d'Arte Contemporanea di Portofino.
Così il suo grande sigaro- molto spesso - fu
ospite e protagonista di incredibili, fantastiche
e creative giornate portofinesi.
Non mi dilungo nei tanti ricordi di quelle innu-
merevoli battaglie culturali: tutte sempre
vinte.

Il mondo era il nostro salotto, ci si incontrava
a Nizza, a Buenos Aires, a Parigi, a Vienna, a
Venezia e sempre più spesso a Milano ove
Pierre ormai colonna portante della rivista
Domus, quando non era in viaggio, viveva.
Grande anfitrione, grande mangiatore, divora-
tore di grandi parole, grande forchetta e onni-
voro intellettuale ma maggiormente: un gran-
de uomo. Un grande amico.

Nulla, nessun ricordo alla sua mente sfuggiva.
Decenni dopo poteva chiederti: Ma quella sera
quando Mimmo Rotella disse a Cesar.........: il
vestito di quella non amabile contessa non ti
pareva fosse di una tonalità troppo accesa...?
Due anni fà, a Venezia nelle sale del
Guggenheim Museum in occasione della pre-
sentazione del libro- Federica Marangoni.
Elettronica: madre di un sogno umanistico -, al
termine di un suo incredibile intervento sulle
qualità artistiche di questa artista da lui tanto
amata, fu invitato dal Sindaco di Teglio a pro-
gettare una esposizione di sculture all'aperto
nella sua città.

Pierre Restany accettò con entusiasmo.
Purtroppo non fu possibile: improvvisamente
lasciò tutti noi.
Gli artisti da me invitati a partecipare a questo
Omaggio a Pierre Restany - Avantgarde - Volumi
in equilibrio: esposizione di sculture all'aperto
nella città sono scultori che nella loro attività
hanno avuto rapporti di lavoro, di dialettica,
artistici, di stima e molti addirittura di amici-
zia, con questo dolmen delle arti visive del
contemporaneo.
Daniel Spoerri è ancora oggi, come nei primi
incontri con Pierre quando - lui - da primo bal-
lerino si era trasformato in artista-cuoco-per-
former: energia allo stato puro e, lo dimostra
con questa sua ultima opera, la "Bersagliera"
datata 2003.

L'intelligenza graffiante di Ben Vautier è con-
densata nelle parole di questo lavoro.
La "Ragazza Africana"di Salvatore Fiume era, a
causa della sua sensuale nobiltà, una delle
sculture del maestro siciliano più care a
Restany.
Le figure morbide, dolci, accoglienti e "che
avvolgono i nostri intimi pensieri" di Roberto
Bricalli erano care al grande critico francese.
Gianmaria Cavina intrattiene ancora una volta
con le proprie figure quel "magico discorso
molto glamour".

Andrea Cascella è presente con una delle sue
più importanti opere.
Bruno Ceccobelli era da Pierre considerato -
uno dei grandi alchemici italiani - e questa sua
"Clessidra" lo conferma.
Di Federica Marangoni non basterebbe un libro
per tutte le storie, battaglie, avventure vissuti
insieme a Pierre.
Arnaldo Pomodoro, il massimo scultore viven-
te, omaggia la memoria di Pierre con una sua
opera storica di affascinante bellezza: La
Tavola dell'Agrimensore.

L'imponente figura di Rachele Bianchi è monito
per tutti noi del trascorrere del tempo.
Rimer Cardillo concentra tutta la sua ricerca
sull'antropologia dell'arte in questa splendida
stele di bianco immacolato marmo di Carrara.
Il grande irriverente dell'arte contemporanea,
Aldo Mondino ci sorprende di nuovo in questa sua opera.
Nell'opera di Walter Di Giusto possiamo ammi-
rare tutta l'analisi degli ultimi anni nella quale
l'artista ha profuso il suo credo pittorico.
L'imponenza dell'albero della vita di Gianni
Dova è augurio e monito per tutti noi.
Bruno Munari è qui ospite attraverso una delle
più importanti opere scultoree: la scultura
da Viaggio.
Giuseppe Spagnolo accoglie i visitatori anzi li
abbraccia attraverso la magnificenza della sua
scultura.

Fernandez Arman, uno dei più profondi e stori-
ci amici di Pierre, è con noi in questo evento
con una delle delle sue opere più classiche.
Anna Chromy omaggia con questa opera appe-
na giunta dalla sua recentissima esposizione in
Place Vandome il grande parigino.
L'affascinante Esonartece, scultura carica di
mistero e arcaiche simbologie è una delle più
interessanti opere scultoree degli ultimi anni
di Iginio Balderi.

Lorenzo Massari è qui presente con una delle
sue classiche e famose isole di pietra.
Altra scultura scelta dal grande critico a rap
presentare Israele all'Open veneziano del 2002
è l'imponente "Venus "di Belle Shafir, opera
carica di straripante naturalità.
L'esperienza storica unita alla speranza nell'uo-
mo sono state le simbologie che hanno convin-
to Pierre Restany a volere quest'opera dell'arti-
sta ucraina Olga Melenty a rappresentare la
sua nazione all'Open 2001 nell'ambito delle
manifestazioni della Biennale veneziana di
quell'anno.
L'esposizione si chiude con "l'augurio di sapere
trarre armonia dalla vita" - per usare le sue
parole.
La scultura di Simona Bocchi è un inno
all'equilibrio interiore che ci porta a migliorare
il nostro vivere nel quotidiano. Molti visitatori
si chiedono se quel particolare archetto da vio-
lino è a rappresentare il sale di tutti i giorni?
Spero, sono sicuro che Pierre sarebbe felice
di firmare questo evento.
I suoi amici sono con lui.
La sua cultura, la sua sensibilità:
lui è con noi.
Daniele Crippa






Logo Maremagnum it