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Stampe

BRAUN & Franz HOGENBERG Georg

Cairus quae olim babylon Aegypt maxima Urbs

1572

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Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1572
Luogo di stampa
Anversa e Colonia
Formato
485x335
Incisori
BRAUN & Franz HOGENBERG Georg
Descrizione
Van der Krogt 4, 736; Taschen, Br. Hog., p.132.

Descrizione

Veduta a volo d'uccello della città del Cairo e del territorio circostante con le piramidi. Nel cartiglio in basso a destra, una legenda numerica 1-17 esplicativa delle scene rappresentate. Deriva dalla grande mappa xilografica in più fogli di Matteo Pagano, stampata a Venezia intorno al 1549,ed è inserita nel primo volume della raccolta di Georg Braun, del 1572.Interessante è la citazione in alto a destra, dai Commetari (1518) del riformatore Joachim von Watt (lat. Vadianus) al De situ orbis di Pomponio Mela, che riflette la cultura morallizatrice dell'epoca "Queste piramidi in Egitto non erano altro che l'ostentazione della ricchezza dei re; In questo modo i re, o meglio le bestie coronate, speravano di scrivere i loro nomi sulla terra, e che la loro fama durasse più a lungo; tuttavia, nulla al mondo è più effimero della fama. Infatti non perdura né il nome dell'architetto né il nome del re folle che fece erigere una piramide" L’opera è inserita nel Civitates Orbis Terrarum, il primo atlante devoto esclusivamente alle piante e vedute delle principali città del mondo. Stampato in sei volumi tra il 1572 ed il 1617 ebbe grande fortuna e diffusione, tanto che ne furono stampate diverse edizioni tradotte in latino, tedesco e francese. Il primo volume delle Civitates Orbis Terrarum fu pubblicato a Colonia nel 1572. Il sesto e ultimo volume apparve nel 1617. Questo grande atlante di città – cartografia urbana - curato da Georg Braun e inciso in gran parte da Franz Hogenberg, conteneva 546 prospettive, vedute a volo d'uccello e vedute cartografiche di città di tutto il mondo. Franz Hogenberg realizzò le tavole dei primi quattro volumi e Simon van den Neuwel (Novellanus, attivo dal 1580) quelle dei volumi V e VI. Georg Braun (1541-1622), un ecclesiastico di Colonia, fu il principale redattore dell'opera e fu molto aiutato nel suo progetto dalla vicinanza e dal continuo interesse di Abraham Ortelius, il cui Theatrum Orbis Terrarum del 1570 fu, come raccolta sistematica e completa di mappe di stile uniforme, il primo vero atlante. Le Civitates, in effetti, erano destinate ad accompagnare il Theatrum, come indicato dalla somiglianza dei titoli e dai riferimenti contemporanei sulla natura complementare delle due opere. Tuttavia, le Civitates erano progettate per avere un approccio più popolare, senza dubbio perché la novità di una raccolta di piante e vedute di città rappresentava un'impresa commerciale più rischiosa di un atlante mondiale, per il quale c'erano stati diversi precedenti di successo. Franz Hogenberg (1535-1590) era figlio di un incisore di Monaco che si era stabilito a Malines. Incise la maggior parte delle tavole del Theatrum di Ortelius e la maggior parte di quelle delle Civitates, e potrebbe essere anche indicato come il responsabile dell'origine del progetto. Oltre un centinaio di artisti e cartografi diversi, il più importante dei quali fu l'artista di Anversa Georg Hoefnagel (1542-1600), fornirono i disegni per le tavole delle Civitates. Hoefnagel non solo contribuì alla maggior parte del materiale originale per le città spagnole e italiane, ma rielaborò e modificò anche quello di altri collaboratori. Dopo la morte di Hoefnagel, il figlio Jakob continuò il lavoro per le Civitates. Gli autori della raccolta si proponevano di raffigurare "non icones et typi urbium", cioè non immagini generiche e tipizzate, "sed urbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant": non intendeva alludere o idealizzare, ma rappresentare fedelmente sulla carta, riprodurre esattamente, e in tempo reale, ciò che l'occhio vede, come annunciato nella prefazione al primo volume delle Civitates Orbis Terrarum. Incisione in rame, bella coloritura coeva con ritocchi, in ottimo stato di conservazione.
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