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Stampe

BERTELLI Pietro

Caprarola in Capenis Collibus Arx Illustrissimae Farnesianae Familiae

1598

2500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1598
Luogo di stampa
Venezia
Formato
355 X 245
Incisori
BERTELLI Pietro

Descrizione

In basso a destra, in un riquadro, è inciso il titolo: CAPRAROLA In Capenis collibus Arx Illustrissimae Farnesianae Familiae. Pietro Bertelli for. Tavola priva di orientazione e scala grafica. Veduta prospettica del palazzo Farnese di Caprarola, priva di data, firmata da Pietro Bertelli, uno degli ultimi esponenti della tipografia. Il palazzo fu una delle numerose dimore signorili costruite dai Farnese nei propri domini. Il progetto di una residenza fortificata venne inizialmente affidato ad Antonio Sangallo dal cardinale Alessandro Farnese il Vecchio. I lavori iniziarono nel 1530, ma furono sospesi nel 1546 a causa della morte del Sangallo. Ripresero nel 1559, affidati a Giacomo Barozzi da Vignola, che modificò radicalmente il progetto originale: la costruzione, pur mantenendo la pianta pentagonale dell’originaria fortificazione, venne trasformata in un imponente palazzo rinascimentale, ultimato solo nel 1575, due anni dopo la scomparsa del Vignola. Il palazzo fu ritratto nell’incisione che appare nel quinto volume (Colonia, 1598) del Civitates Orbis Terrarum di Georg Braun e Fransz Hogenberg. Questa lastra firmata da Pietro Bertelli è del tutto simile alla tavola inserita nel Civitates Orbis Terrarum, sebbene più incentrata sul palazzo e trascura i giardini adiacenti. In luogo delle due figure della tavola di Colonia, qui in primo piano ve ne sono tre, ben delineate sulla scia della prima importante opera di Pietro Bertelli, il Diversarum nationum habitus (Padova 1589-91). Difficile la datazione, in quanto non sappiamo se l’opera del Bertelli preceda o derivi dalla tavola di Hogenberg; sicuramente si può affermare che non sia stata realizzata in occasione della fine dei lavori del palazzo la cui data (1575) non coincide con il periodo di attività di Pietro, figlio di Ferrando Bertelli, nato nel 1571 circa. Nella sua più importante opera topografica, il Theatrum urbium italicarum collectore Petro Bertellio patavino (Padova 1599) non è inclusa la veduta del palazzo Farnese di Caprarola. Pietro Bertelli (1571 circa - 1621) era editore, incisore e tipografo, figlio di Ferrando Bertelli, lavorò a Padova, nella Libreria all’insegna dell’Angelo, a Venezia e a Vicenza. Come incisore, nel 1589 collaborò ad alcune tavole dell’opera Diversarum nationum habitus… composta da 106 stampe, edita in collaborazione con Alciato Alciati. Per le Vite degli imperatori de’ Turchi con le loro effigie intagliate in rame per i tipi di Giorgio Greco, edita a Vicenza nel 1599, Bertelli incise quindici ritratti. Nello stesso anno uscì il Theatrum Urbium Italicarum, serie di 59 tavole con vedute e piante accompagnate da descrizione latina, eseguite da più incisori, poi ristampata, accresciuta, anche con il titolo italiano Teatro delle città d’Italia, per i tipi di Domenico Amadio. Alla sua morte, l’attività proseguì con suo figlio Francesco, anch’egli tipografo, incisore e editore. La sua marca tipografica era un angelo in piedi con le ali spiegate, l’avambraccio destro puntato verso l’alto con l’indice al cielo e un giglio nella mano sinistra. Il Teatro delle città d’Italia venne più volte ristampato e implementato da Francesco nel corso del secolo successivo. La stampa è di incredibile rarità; sono noti solo 2 esemplari istituzionali [Milano, Raccolta Bertarelli; Wolfenbuttel, Herzog August Bibliothek]. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame ed applicata su contemporaneo supporto cartaceo, in perfetto stato di conservazione. Bibliografia S. Bifolco/F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2135, tav. 1084; Arrigoni Bertarelli (1939): n. 4980. ' In the lower right, in a frame, is engraved the title: CAPRAROLA In Capenis collibus Arx Illustrissimae Farnesianae Familiae. Pietro Bertelli for. Perspective view of the Farnese Palace in Caprarola, undated, signed by Pietro Bertelli, one of the last exponents of typography. The palace was one of several stately homes built by the Farnese in their domains. The project for a fortified residence was initially entrusted to Antonio Sangallo by Cardinal Alessandro Farnese the Elder. Work began in 1530, but was suspended in 1546 due to Sangallo's death. They resumed in 1559, entrusted to Giacomo Barozzi da Vignola, who radically modified the original project: the building, while retaining the pentagonal plan of the original fortification, was transformed into an imposing Renaissance palace, completed only in 1575, two years after Vignola's death. The palace was portrayed in the engraving that appears in the fifth volume (Cologne, 1598) of Georg Braun and Fransz Hogenberg's Civitates Orbis Terrarum. This plate signed by Pietro Bertelli is quite similar to the plate included in the Civitates Orbis Terrarum, although it focuses more on the palace and neglects the adjacent gardens. In place of the two figures, here there are three in the foreground, well outlined in the style of Pietro Bertelli's first major work, the Diversarum nationum habitus (Padua 1589-91). The dating is difficult, as we do not know whether Bertelli's work precedes or derives from Hogenberg's plate; it can certainly be said that it was not made at the time of the end of work on the palace, the date of which (1575) does not coincide with the period of activity of Pietro, son of Ferrando Bertelli, who was born about 1571. His most important topographical work, the Theatrum urbium italicarum collectore Petro Bertellio patavino (Padua 1599) does not include a view of the Farnese palace in Caprarola. Pietro Bertelli (c. 1571 - 1621) was a publisher, engraver and printer, son of Ferrando Bertelli, who worked in Padua, in the Libreria all'insegna dell'Angelo, Venice and Vicenza. As an engraver, in 1589 he collaborated on some plates in the work Diversarum nationum habitus. consisting of 106 prints, published in collaboration with Alciato Alciati. For Vite degli imperatori de' Turchi con le loro effigie intaglio in rame per i tipi di Giorgio Greco, published in Vicenza in 1599, Bertelli engraved fifteen portraits. In the same year came out the Theatrum Urbium Italicarum, a series of 59 plates with views and plans accompanied by Latin descriptions, executed by several engravers, later reprinted, enlarged, also with the Italian title Teatro delle città d'Italia, for the types of Domenico Amadio. Upon his death, the business continued with his son Francesco, also a printer, engraver and publisher. His typographic mark was a standing angel with outstretched wings, his right forearm pointing upward with his index finger to heaven and a lily in his left hand. The Teatro delle città d'Italia was reprinted several times and implemented by Francesco over the next century. The print is of incredible rarity; only 2 institutional examples are known [Milan, Raccolta Bertarelli and Wolfenbuttel, Herzog August Bibliothek]. Etching and engraving, impressed on contemporary laid paper, trimmed to the borderline and applied to contemporary paper, in perfect condition. Bibliografia S. Bifolco/F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2135, tav. 1084; Arrigoni Bertarelli (1939): n. 4980. Cfr.
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