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Stampe

OLIVIERI Bernardino

Carta della Provincia dell'Umbria

1803

750,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1803
Formato
405 X 525
Incisori
OLIVIERI Bernardino

Descrizione

Carta geografica dell'Umbria stampata a Roma da Bernardino Olivieri. Dal punto di vista tecnico è tracciato il reticolato geografico con maglie rispondenti a 10' di latitudine per 10 ' di longitudine. Orografia a monticelli con tratteggio a luce obliqua, abitati rappresentati in pianta, strade e confini. La carta è arricchita da una cornice e da decorativo cartiglio in cui è riportato il titolo della stessa. ' ' Le coordinate geografiche della carta derivano ancora dalle misurazioni effettuate da Maire e Boschovic per quella dello Stato pontificio da loro pubblicata nel 1755 ed anche le variazioni topografiche sono impercettibili. ' Stampata a Roma presso la Calcografia Camerale, è incisa da Bernardo Olivieri. Appartiene ad una sorta di “atlante” delle provincie dello Stato della Chiesa; stampate singolarmente, non furono mai raccolte con un frontespizio. ' “Bella ed elegante la figurazione in basso a destra, l'Umbria è rappresentata come una donna velata che sorregge con una mano una cornucopia e con l'altra un tempietto circolare. Sul fondo la Cascata delle Marmore con arcobaleno (elementi che compaiono anche nelle carte del Ducato di Spoleto del Blaeu e dello Jansson). In una pietra il titolo e la data "Carta della Provincia dell'Umbria, Roma 1803". In ogni lato della carta la scritta: "Miglia d'Italia di 10 per Quadrato" orientazione nei quattro lati con la doppia denominazione dei punti cardinali "Nord o Tramontana", "Sud o Mezzogiorno", "Est o Le- vante", "Ovest o Ponente". All'esterno della cornice decorativa in basso al centro: "Presso la Calcografia Cam.lk", a destra "Bernard." Olivieri inc.". Carta con graduazione ai margini, reticolato geografico. Tavola priva di scala. Nella carta viene rappresentata la sola provincia dell'Umbria, qui delimitata, a sinistra dal fiume Tevere, a destra dall'Ap- pennino ed a sud dal fiume Nera. Ben dettagliata e rappresentata con doppia linea tratteggiata la rete stradale sia principale che secondaria, con grande attenzione per le strade che convergevano verso le città più importanti. Nella carta è riportata anche la strada, voluta da Urbano VIII nel 1634, che dalla Flaminia si diramava poco prima di Strettura e passando per Fe- rentillo - Salto del Cieco raggiungeva Monteleone dove si trovavano le miniere di ferro dello Stato Pontificio, per giungere poi definitivamente a Norcia. Raffigurata con ricchezza di dettaglio l'idrografia, ma ad eccezione del Tevere e del Topino nessun fiume è indicato con il nome. Sommaria e poco curata l'orografia, dove con il proprio nome sono citati solo gli Ap- pennini e Monte Cuscerno. Molto ricca e ben posizionata la toponomastica, le città più importanti sono indicate con pic- cole piante topografiche, le altre località con piccoli tratti diritti o a L più o meno numerosi a seconda dell'importanza. Qualche nome inesatto Pollino per Polino, Cappetone per Capitone. I confini sono segnati con linea tratteggiata” (cfr. Alla ricerca dei confini. L’umbira nella cartografia storica dal XVI secolo all’Unità d’Italia, p. 118, tav. 41). Bernardo o Bernardino Olivieri fu incisore ad acquaforte, nativo ed attivo a Roma ai primi del XIX secolo. Olivieri è noto soprattutto per il suo piccolo atlante dello Stato Pontificio di dodici carte, pubblicatogli dalla Calcografia Camerale di Roma fra il 1802 ed il 1813. Dell'Olivieri si ricordano anche numerose stampe di vedute romane ed anche una originale pianta topografica del centro storico urbano diviso in quattordici Rioni (Roma 1814). “Non si hanno molte notizie biografiche di Bernardino Olivieri (1770 ca-1845 ca), incisore, calcografo, editore del quale non si conoscono né il luogo di nascita, anche se nelle sue incisioni si definisce romano, né quello della morte, ma sappiamo che ha lavorato sempre presso la Calcografia Camerale di Roma, allora situata nel palazzo di Propaganda Fide. Per quello che conosciamo delle sue opere, si può affermare che lavorò almeno dal 1795, . Carta geografica dell'Umbria stampata a Roma da Bernardino Olivieri. Dal punto di vista tecnico è tracciato il reticolato geografico con maglie rispondenti a 10' di latitudine per 10 ' di longitudine. Orografia a monticelli con tratteggio a luce obliqua, abitati rappresentati in pianta, strade e confini. La carta è arricchita da una cornice e da decorativo cartiglio in cui è riportato il titolo della stessa. ' ' Le coordinate geografiche della carta derivano ancora dalle misurazioni effettuate da Maire e Boschovic per quella dello Stato pontificio da loro pubblicata nel 1755 ed anche le variazioni topografiche sono impercettibili. ' Stampata a Roma presso la Calcografia Camerale, è incisa da Bernardo Olivieri. Appartiene ad una sorta di “atlante” delle provincie dello Stato della Chiesa; stampate singolarmente, non furono mai raccolte con un frontespizio. ' “Bella ed elegante la figurazione in basso a destra, l'Umbria è rappresentata come una donna velata che sorregge con una mano una cornucopia e con l'altra un tempietto circolare. Sul fondo la Cascata delle Marmore con arcobaleno (elementi che compaiono anche nelle carte del Ducato di Spoleto del Blaeu e dello Jansson). In una pietra il titolo e la data "Carta della Provincia dell'Umbria, Roma 1803". In ogni lato della carta la scritta: "Miglia d'Italia di 10 per Quadrato" orientazione nei quattro lati con la doppia denominazione dei punti cardinali "Nord o Tramontana", "Sud o Mezzogiorno", "Est o Le- vante", "Ovest o Ponente". All'esterno della cornice decorativa in basso al centro: "Presso la Calcografia Cam.lk", a destra "Bernard." Olivieri inc.". Carta con graduazione ai margini, reticolato geografico. Tavola priva di scala. Nella carta viene rappresentata la sola provincia dell'Umbria, qui delimitata, a sinistra dal fiume Tevere, a destra dall'Ap- pennino ed a sud dal fiume Nera. Ben dettagliata e rappresentata con doppia linea tratteggiata la rete stradale sia principale che secondaria, con grande attenzione per le strade che convergevano verso le città più importanti. Nella carta è riportata anche la strada, voluta da Urbano VIII nel 1634, che dalla Flaminia si diramava poco prima di Strettura e passando per Fe- rentillo - Salto del Cieco raggiungeva Monteleone dove si trovavano le miniere di ferro dello Stato Pontificio, per giungere poi definitivamente a Norcia. Raffigurata con ricchezza di dettaglio l'idrografia, ma ad eccezione del Tevere e del Topino nessun fiume è indicato con il nome. Sommaria e poco curata l'orografia, dove con il proprio nome sono citati solo gli Ap- pennini e Monte Cuscerno. Molto ricca e ben posizionata la toponomastica, le città più importanti sono indicate con pic- cole piante topografiche, le altre località con piccoli tratti diritti o a L più o meno numerosi a seconda dell'importanza. Qualche nome inesatto Pollino per Polino, Cappetone per Capitone. I confini sono segnati con linea tratteggiata” (cfr. Alla ricerca dei confini. L’umbira nella cartografia storica dal XVI secolo all’Unità d’Italia, p. 118, tav. 41). Bernardo o Bernardino Olivieri fu incisore ad acquaforte, nativo ed attivo a Roma ai primi del XIX secolo. Olivieri è noto soprattutto per il suo piccolo atlante dello Stato Pontificio di dodici carte, pubblicatogli dalla Calcografia Camerale di Roma fra il 1802 ed il 1813. Dell'Olivieri si ricordano anche numerose stampe di vedute romane ed anche una originale pianta topografica del centro storico urbano diviso in quattordici Rioni (Roma 1814). “Non si hanno molte notizie biografiche di Bernardino Olivieri (1770 ca-1845 ca), incisore, calcografo, editore del quale non si conoscono né il luogo di nascita, anche se nelle sue incisioni si definisce romano, né quello della morte, ma sappiamo che ha lavorato sempre presso la Calcografia Camerale di Roma, allora situata nel palazzo di Propaganda Fide. Per quello che conosciamo delle sue opere, si può affermare che lavorò almeno dal 1795, . Cfr.
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