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Stampe

FOSSOMBRONI Vittorio

Carta Topografica Generale del Lago di Castiglione, e sue adiacenze fino alla radice dei Poggi

1770

500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1770
Luogo di stampa
Firenze
Formato
440 X 420
Incisori
FOSSOMBRONI Vittorio

Descrizione

Carta geografica raffigurante il l’attuale provincia di Grosseto, con Castiglione della Pescaja, incisa da Vittorio Canocchi per le Memorie idraulico-storiche sopra la val di Chiana compilate dal cavaliere Vittorio Fossombroni . stampato a Firenze: per Gaetano Cambiagi stampatore granducale, 1789. Edizione originale di un celebre, fondamentale studio sulla bonifica della Val di Chiana, realizzata sul finire del XVIII secolo dall'ingegnere Vittorio Fossombroni su incarico del Granduca Pietro Leopoldo I di Lorena, mediante un sistema di canalizzazione detto "per colmata". Vittorio Fossombroni (1754-1844) dopo la laurea all’Università di Pisa, dove si laureò nel 1778 in ' utroque jure, frequentò, nell'ambiente fiorentino, un gruppo di studiosi di problemi di idraulica e ingegneria e di matematici fra cui Giovanni Fabbroni e Leonardo Ximenes; divenne Socio dell'Accademia dei Georgofili, i cui membri condividevano da tempo l'interesse per i problemi delle bonifiche. In particolare, l'attenzione di Fossombroni si rivolse alle condizioni dell'Aretino, sua zona di origine, con lo scopo del risanamento delle zone paludose della Valdichiana e al riguardo sviluppò un piano sistematico di bonifica idraulica, attraverso il metodo delle colmate. Nel 1782 fu nominato Visitatore dei beni dell'Ordine di S. Stefano in Val di Chiana, avendo così l'opportunità di studiare sul campo le teorie in materia di “scienza delle acque”. Dal 1784 divenne membro dell'Accademia delle Scienze dei XL, sulle cui «Memorie» pubblicò nel 1786 i suoi ' Studi sopra la distribuzione delle alluvioni. Il Granduca Leopoldo lo nominò nel 1788 Soprintendente alla bonifica della Val di Chiana dopo la lettura del manoscritto delle ' Memorie idraulico-storiche sulla Val di Chiana ' (pubblicato l'anno seguente) incarico che mantenne fino al 1828 e per il quale si dimise nel 1793 dalla carica di Visitatore dei beni dell'Ordine. Nel 1811 presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. “Ha diviso l'Autore le sue Osservazioni in due Parti: la prima sull'antico Stato della Valdichiana, la seconda sulle successive condizioni della medesima. L'orditura della prima Parte è affatto geometrica. Eccola in due parole. Tutta la Chiana correva un dì verso il Tevere, ma senza l'ajuto di qualche acqua straniera non avrebbe potuto corrervi, dunque un'acqua straniera si univa a lei: or quest'acqua da un certo tempo è mancata dunque dal quel tempo cessò per la più gran parte il corso della Chiana al Tevere, ma il ristagno cagiona la depositura delle Torbe, e questa il rialzamento del terreno, dunque la valle per lungo tratto rialzata dovè rovesciare la direzione antica della Chiana, e far correre a Settentrione quell'acque che correvano al Mezzogiorno. Le diverse proposizioni di questo sì semplice raziocinio sono magistralmente dimostrate" (cfr. Moreni, I, 393) Consuete pieghe di carta, minime ossidazioni, per il resto in buono stato di conservazione. Bibliografia Moreni, I, 393, Lozzi, II, 5759, Inghirami, I, 294. Platneriana, 405. Graesse, II, 620. Brunet, II, 1355. Carta geografica raffigurante il l’attuale provincia di Grosseto, con Castiglione della Pescaja, incisa da Vittorio Canocchi per le Memorie idraulico-storiche sopra la val di Chiana compilate dal cavaliere Vittorio Fossombroni . stampato a Firenze: per Gaetano Cambiagi stampatore granducale, 1789. Edizione originale di un celebre, fondamentale studio sulla bonifica della Val di Chiana, realizzata sul finire del XVIII secolo dall'ingegnere Vittorio Fossombroni su incarico del Granduca Pietro Leopoldo I di Lorena, mediante un sistema di canalizzazione detto "per colmata". Vittorio Fossombroni (1754-1844) dopo la laurea all’Università di Pisa, dove si laureò nel 1778 in ' utroque jure, frequentò, nell'ambiente fiorentino, un gruppo di studiosi di problemi di idraulica e ingegneria e di matematici fra cui Giovanni Fabbroni e Leonardo Ximenes; divenne Socio dell'Accademia dei Georgofili, i cui membri condividevano da tempo l'interesse per i problemi delle bonifiche. In particolare, l'attenzione di Fossombroni si rivolse alle condizioni dell'Aretino, sua zona di origine, con lo scopo del risanamento delle zone paludose della Valdichiana e al riguardo sviluppò un piano sistematico di bonifica idraulica, attraverso il metodo delle colmate. Nel 1782 fu nominato Visitatore dei beni dell'Ordine di S. Stefano in Val di Chiana, avendo così l'opportunità di studiare sul campo le teorie in materia di “scienza delle acque”. Dal 1784 divenne membro dell'Accademia delle Scienze dei XL, sulle cui «Memorie» pubblicò nel 1786 i suoi ' Studi sopra la distribuzione delle alluvioni. Il Granduca Leopoldo lo nominò nel 1788 Soprintendente alla bonifica della Val di Chiana dopo la lettura del manoscritto delle ' Memorie idraulico-storiche sulla Val di Chiana ' (pubblicato l'anno seguente) incarico che mantenne fino al 1828 e per il quale si dimise nel 1793 dalla carica di Visitatore dei beni dell'Ordine. Nel 1811 presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. “Ha diviso l'Autore le sue Osservazioni in due Parti: la prima sull'antico Stato della Valdichiana, la seconda sulle successive condizioni della medesima. L'orditura della prima Parte è affatto geometrica. Eccola in due parole. Tutta la Chiana correva un dì verso il Tevere, ma senza l'ajuto di qualche acqua straniera non avrebbe potuto corrervi, dunque un'acqua straniera si univa a lei: or quest'acqua da un certo tempo è mancata dunque dal quel tempo cessò per la più gran parte il corso della Chiana al Tevere, ma il ristagno cagiona la depositura delle Torbe, e questa il rialzamento del terreno, dunque la valle per lungo tratto rialzata dovè rovesciare la direzione antica della Chiana, e far correre a Settentrione quell'acque che correvano al Mezzogiorno. Le diverse proposizioni di questo sì semplice raziocinio sono magistralmente dimostrate" (cfr. Moreni, I, 393) Consuete pieghe di carta, minime ossidazioni, per il resto in buono stato di conservazione. Bibliografia Moreni, I, 393, Lozzi, II, 5759, Inghirami, I, 294. Platneriana, 405. Graesse, II, 620. Brunet, II, 1355. Cfr.
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