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Stampe

ROTA Martino

[Dalmazia]

1570

2900,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1570
Luogo di stampa
Venezia
Formato
440 X 315
Incisori
ROTA Martino
Soggetto
Cartografia Rara

Descrizione

Rarissima carta della Dalmazia centrale di Martino Rota, nella ristampa seicentesca curata da Stefano Mozzi Scolari, conosciuta sinora solo per l’esemplare della collezione Novacco. Carta senza titolo. In basso a destra troviamo la firma: Martinus Rotta. In basso al centro, nel mare, è disegnata la MESURA DELLE MIGLA, una scala grafica priva di indicazioni, costituita da 3 e 6 unità di miglia, pari a mm 52. Orientazione con una rosa a otto venti nel mare, il nord è in alto. Priva di graduazione ai margini. Esemplare nel terzo stato di tre descritto in Bifolco-Ronca; viene abrasa la firma del Doino, sostituita dall’imprint Stefano Scolari formis in Venetia. Acquaforte e bulino, circa 1570, firmata in lastra in basso al centro-destra. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in eccellente stato di conservazione. “Carta prospettica, priva di data, della Dalmazia centrale che descrive la regione di Split (it. Spalato) qui nella forma italianizzata Spalato. Si tratta di un’innovativa ed importante rappresentazione, in alzato prospettico, che ebbe repliche anche nel secolo successivo. Si estende sulla costa dalla città di Trogir fino ad Omi (Almisa) ed è firmata dal sebenicense Martino Rota. Per analogia con le altre opere del Rota, la carta è databile al 1570 circa. Meurer stabilisce come terminus ante quem della lastra il 1568, quando Martino Rota si trasferisce alla corte imperiale viennese, ma poi si corregge, sostenendo che la collaborazione tra l’incisore e gli editori veneti sia da collocare ben oltre questa data. Secondo Mliinari? la carta – che descrive come datata in lastra - sarebbe stata stampata da Camocio tra il 1558 ed il 1568, ma la teoria ci sembra molto debole, in assenza di elementi che possano corroborarla. L’opera, scarsamente diffusa nelle raccolte cinquecentesche, ebbe due tirature successive per mano degli editori Catarin Doino e Stefano Scolari. Il secondo stato della lastra, a firma Doino, è databile al 1620 circa. Viene descritto da Shirley per l’esemplare conservato nella raccolta fattizia della British Library [Maps C.7. e 3.(1)]. Altri esemplari censiti sono quelli alla Newberry Library e alla Bibliothèque Nationale. Una terza stesura della lastra viene stampata da Stefano Scolari verso la metà del XVII secolo. Illustrata nel catalogo della collezione Novacco, viene descritta già da Almagià”. (cfr. S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018), p. 1370. Martino Rota (Sebenico 1520 – Venezia 1583) era un incisore e editore di Sebenico, attivo a Venezia, Vienna e Praga. La prima opera datata risale al 1558. Probabilmente lavorò a Venezia fino al 1572. Lastre del 1571/2, con soggetti relativi alla vittoria sui Turchi, a Lepanto, sembra siano state realizzate a Venezia. A Vienna, realizzò ritratti tra il 1573 e il 1576, accreditato alla corte di Massimiliano II. Si trasferì a Praga nel 1580. A Venezia le sue lastre vennero pubblicate da Luca Guarinoni, Luca e Ferrando Bertelli, Giovanni Francesco Camocio, Giovanni Mastini, Benedetto Stefani, Claudio Duchetti, Nicolò Nelli e Bolognino Zaltieri. Stefano Mozzi Scolari era un disegnatore, incisore e editore bresciano, attivo a Venezia dal 1644 al 1687. La sua bottega era una delle migliori calcografie veneziane del ‘600. Esercitò l’arte delle stampe e del commercio di carte geografiche a S. Zulian all’insegna delle Tre Virtù. Si servì dei rami di Bertelli, Valegio e Van Aelst. Curò anche le ristampe di importantissime carte quali la Lombardia del Gastaldi, e le carte dell’Italia di Greuter e Magini. Magnifico esemplare, appartenuto alla collezione di Fritz Hellwig. Bibliografia S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018): pp. 1370-1371, tav. 625, III/III; Almagià (1929): p. 40, n. 1; Borroni Salvadori (1980): n. 205; Cartografia Rara (1986): n. 39; Meurer (2002): n. 50; Mliinari? (2011): pp. 77-78, tav. 3. A very rare map of central Dalmatia by Martino Rota, in the seventeenth-century reprint edited by Stefano Mozzi Scolari, known so far only from the example in the Novacco collection. Untitled map. In the lower right corner we find the signature: Martinus Rotta. Bottom center, in the sea, is drawn the MESURA DELLE MIGLA, a graphic scale without indications, consisting of 3 and 6 units of miles, equal to mm 52. Orientation with an eight-wind rose in the sea, north is at the top. Devoid of graduation in the margins. Exampelin the third state of three described in Bifolco-Ronca; Doino's signature is abraded, replaced by the imprint Stefano Scolari formis in Venetia. Etching and engraving, circa 1570, signed in plate lower center-right. Magnificent proof, impressed on coeval laid paper, with margins, in excellent condition. “Carta prospettica, priva di data, della Dalmazia centrale che descrive la regione di Split (it. Spalato) qui nella forma italianizzata Spalato. Si tratta di un’innovativa ed importante rappresentazione, in alzato prospettico, che ebbe repliche anche nel secolo successivo. Si estende sulla costa dalla città di Trogir fino ad Omi (Almisa) ed è firmata dal sebenicense Martino Rota. Per analogia con le altre opere del Rota, la carta è databile al 1570 circa. Meurer stabilisce come terminus ante quem della lastra il 1568, quando Martino Rota si trasferisce alla corte imperiale viennese, ma poi si corregge, sostenendo che la collaborazione tra l’incisore e gli editori veneti sia da collocare ben oltre questa data. Secondo Mliinari? la carta – che descrive come datata in lastra - sarebbe stata stampata da Camocio tra il 1558 ed il 1568, ma la teoria ci sembra molto debole, in assenza di elementi che possano corroborarla. L’opera, scarsamente diffusa nelle raccolte cinquecentesche, ebbe due tirature successive per mano degli editori Catarin Doino e Stefano Scolari. Il secondo stato della lastra, a firma Doino, è databile al 1620 circa. Viene descritto da Shirley per l’esemplare conservato nella raccolta fattizia della British Library [Maps C.7. e 3.(1)]. Altri esemplari censiti sono quelli alla Newberry Library e alla Bibliothèque Nationale. Una terza stesura della lastra viene stampata da Stefano Scolari verso la metà del XVII secolo. Illustrata nel catalogo della collezione Novacco, viene descritta già da Almagià”. (cfr. S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018), p. 1370. Martino Rota (Sibenik 1520 - Venice 1583) was an engraver and publisher from Sibenik, active in Venice, Vienna and Prague. The earliest dated work is from 1558. He probably worked in Venice until 1572. Plates from 1571/2, with subjects related to the victory over the Turks, at Lepanto, appear to have been made in Venice. In Vienna, he made portraits between 1573 and 1576, credited to the court of Maximilian II. He moved to Prague in 1580. In Venice his plates were published by Luca Guarinoni, Luca and Ferrando Bertelli, Giovanni Francesco Camocio, Giovanni Mastini, Benedetto Stefani, Claudio Duchetti, Nicolò Nelli, and Bolognino Zaltieri. Stefano Mozzi Scolari was a Brescian draughtsman, engraver and publisher, active in Venice from 1644 to 1687. His workshop was one of the best Venetian chalcographers of the 1600s. He practiced the art of printing and trading maps in S. Zulian all’insegna delle Tre Virtù. He made use of the plates of Bertelli, Valegio and Van Aelst. He also edited reprints of such important maps as Gastaldi's Lombardia, and Greuter and Magini's maps of Italy. Magnificent example belonged to the collection of Fritz Hellwig. Bibliografia S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018): pp. 1370-1371, tav. 625, III/III; Almagià (1929): p. 40, n. 1; Borroni Salvadori (1980): n. 205; Cartografia Rara (1986): n. 39; Meurer (2002): n. 50; Mliinari? (2011): pp. 77-78, tav. 3 &4; Novak (2005): p. 92, fig. 3; Shirley (2004):. Cfr.
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