Atipica rappresentazione dell’Italia all’interno del classico “gioco dell’oca” edito in cromolitografia dalla Ditta Luigi Perego di Milano nel 1910. Gioco di 42 caselle, spirale, orario, centripeto. Le altre caselle sono posizionate sulla carta d'Italia (43-58). Il tabellone prevede 58 caselle e alcune, come da tradizione, prevedono soste con perdita del turno oppure un avanzamento rapido fino, per esempio, fino a Trieste nel caso di arrivo alla casella numero 20 disegnata con un treno. In basso ed in alto le istruzioni e il regolamento: "Si giuoca con due dadi comuni. Il numero dei giuocatori è illimitato. Per turno ogni giuocatore getta i dadi e segna sulla presente carta, con un piccolo oggetto, il numero corrispondente. Capitando la fermata sui numeri 6, 26, e 37, ricontare altrettanti numeri quanti se ne sono contati nell'ultimo getto. Toccando la fermata sopra un numero già occupato da un altro, mandare questo ad occupare il posto testé abbandonato. Toccando la fermata al numero 13 si naufraga e vi si resta sino a che un altro venga a darne il cambio. Toccando la fermata al numero 20 si ferma a far colazione fino a che tutti abbiano fatto un turno. Toccando la fermata al numero 30 si viaggia in ferrovia e si va direttamente a Trieste (numero 42). Se arrivando a Roma avvanzano dei numeri contarli nel retrocedere. Toccando la fermata al numero 33 (Precipizio) ricominciare da capo il gioco. Vince la partita il primo che entra in Roma con un numero preciso." Questa edizione del gioco della Ditta Luigi Perego di Milano non è descritta nel repertorio di Lise, che cataloga l’analogo esemplare dello Stabilimento Cromolitografico E. Comuni, Como. Live piega di carta verticale, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bibliografia LISE, Giorgio: "I giochi di carta", Itinerari d'Immagini, BE-MA Editrice, Milano, 1988; SEVILLE, Adrian: "The Game of Goose: and its influence on cartographical race games" Journal of the International Map Collectors' Society, Winter 2008 N°115 2008; SEVILLE, Adrian: "The geographical Jeux de l'Oie of Europe." In "Belgeo" 2008 3-4 2008. Atypical representation of Italy within the classic "goose game" published in chromolithography by the Ditta Luigi Perego of Milan in 1910. Game of 42 squares, spiral, clockwise, centripetal. The other squares are placed on the map of Italy (43-58). The board has 58 squares and some, in keeping with tradition, involve stops with loss of turn or rapid advancement to, for example, Trieste in the case of arrival at square number 20 drawn with a train. Below and above are the instructions and rules: ' "Si giuoca con due dadi comuni. Il numero dei giuocatori è illimitato. Per turno ogni giuocatore getta i dadi e segna sulla presente carta, con un piccolo oggetto, il numero corrispondente. Capitando la fermata sui numeri 6, 26, e 37, ricontare altrettanti numeri quanti se ne sono contati nell'ultimo getto. Toccando la fermata sopra un numero già occupato da un altro, mandare questo ad occupare il posto testé abbandonato. Toccando la fermata al numero 13 si naufraga e vi si resta sino a che un altro venga a darne il cambio. Toccando la fermata al numero 20 si ferma a far colazione fino a che tutti abbiano fatto un turno. Toccando la fermata al numero 30 si viaggia in ferrovia e si va direttamente a Trieste (numero 42). Se arrivando a Roma avvanzano dei numeri contarli nel retrocedere. Toccando la fermata al numero 33 (Precipizio) ricominciare da capo il gioco. Vince la partita il primo che entra in Roma con un numero preciso." This edition of the game by Ditta Luigi Perego of Milan is not described in Lise's repertory, which catalogs the similar goose game by Stabilimento Cromolitografico E. Comuni, Como. Live vertical paper crease, otherwise in very good condition. Bibliografia LISE, Giorgio: "I giochi di carta", Itinerari d'Immagini, BE-MA Editrice, Milano, 1988; SEVILLE, Adrian: "The Game of Goose: and its influence on cartographical race games" Journal of the International Map Collectors' Society, Winter 2008 N°115 2008; SEVILLE, Adrian: "The geographical Jeux de l'Oie of Europe." In "Belgeo" 2008 3-4 2008. Cfr.