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Libri antichi e moderni

Teresa Garofalo, Giuseppe Valota

Il paese dei giusti. Roncobello 1943-1945: un'intera comunità salva un gruppo di ebrei dalla deportazione

Mimesis, 2014

non disponibile

Mimesis Edizioni (Sesto San Giovanni, Italia)

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Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2014
ISBN
9788857518886
Autore
Teresa Garofalo, Giuseppe Valota
Pagine
128
Editori
Mimesis
Formato
210×140×6
Soggetto
Persecuzioni razziali, Ebrei-Storia, Roncobello, Olocausto, Seconda guerra mondiale, Storia d’Europa, Ideologie e movimenti politici di estrema destra, Italia, 1939-1945 circa (periodo della Seconda Guerra mondiale)
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Settembre 1943. Nei giorni successivi la firma dell'armistizio, mentre le forze tedesche d'occupazione consolidano il loro controllo sul territorio dell'Italia settentrionale, centinaia di ebrei abbandonano le loro case per scampare alla violenta persecuzione scatenata contro di loro. Una famiglia, quella degli Israilovici, due anziane sorelle jugoslave e due vecchi coniugi viennesi, in tutto nove persone ebree internate a Ferramonti nel 1940 poi costrette a residenza coatta in provincia di Bergamo, vagano per i boschi dell'Alta Val Brembana alla disperata ricerca di un possibile rifugio. Incontreranno il geometra Isacco Milesi che si offre di ospitarli a Roncobello, il piccolo borgo montano del quale lui è il podestà. Grazie al suo gesto generoso ma anche all'indispensabile rete di attiva solidarietà, alle iniziative personali e al silenzio complice di tutti gli abitanti del borgo, i profughi si salveranno. Una vicenda straordinaria ricostruita attraverso una raccolta di documenti, interviste ad abitanti di Roncobello, testimoni diretti dei fatti accaduti, e attraverso i ricordi e la testimonianza di Isacco Israilovici, uno dei salvati. Il libro è un omaggio a tutti coloro che, superando la paura di venire scoperti, negli anni bui della dittatura e dell'oppressione nazi-fascista coraggiosamente dimostrarono di rifiutare la logica razziale e le leggi inique che autorizzavano la persecuzione, la deportazione e la morte di innocenti nei campi di sterminio.