Dettagli
Anno di pubblicazione
1774
Incisori
MULINARI Stefano
Descrizione
Incisione all’acquaforte e acquatinta, contenuta nella magnifica raccolta dal titolo “Disegni originali di eccellenti pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze incisi e imitati nelle loro grandezze e colori” pubblicata a varie riprese e con titoli parzialmente diversi fra il 1774 ed il 1785. Bellissimo esemplare stampato ad inchiostro bruno su carta vergata coeva, rifilato alla linea marginale, in ottimo stato generale di conservazione. Pittore ed incisore, pupillo di Andrea Scacciati, Mulinari è tra i massimi incisori di riproduzione della seconda metà del XVIII secolo. In collaborazione con Scacciati incide tra il 1766 ed il 1774 le cento stampe dei Disegni originali d’eccellenti Pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze. Nel 1775 pubblica l’Istoria pratica dell’incominciamento e progressi della pittura; al 1780 risale l’importante Saggio delle cinque scuole di pittura italiana con riproduzioni di disegni e dipinti di grandi artisti italiani quali Raffaello, Annibale Carracci, Guercino, Ribera. La sua ultima opera è la Raccolta di venti disegni originali d’eccellenti pittori, edita a Firenze nel 1782. La tecnica adottata dal Mulinari nella traduzione dei disegni in stampa si distingue per l’utilizzo, insieme con l’acquaforte, del lavis che permette di ottenere effetti pittorici simili a quelli dell’acquarello. L'opera era stata preceduta nel 1766 da un volume che riproduceva 100 disegni della stessa collezione, in cui quarantuno disegni erano stati copiati da Andrea Scacciati (1725-1771) e il resto da Mulinari. Dopo la morte di Scacciati, Mulinari proseguì con la presente opera. Tutti e tre i volumi mostrano la padronanza di un processo di stampa tonale - correlato ma distinto dall'acquatinta - che Scacciati e Mulinari avevano appreso a Firenze dall'incisore di Norimberga Johann Adam Schweickart. La tecnica prevedeva la spennellatura controllata della lastra con una pasta acida, producendo motivi irregolari simili a quelli prodotti dall'incisione su un fondo di acquatinta. Le lastre venivano poi colorate a la poupée: un inchiostro di colore diverso veniva spruzzato su ogni disegno, prima di una singola tiratura della lastra. L'opera veniva venduta per sottoscrizione, senza l'intermediazione di un editore o di un libraio, per diminuire il rischio finanziario e aumentare la ricompensa finanziaria di Mulinari. Bibliografia LeBlanc “Manuel de l’Amateur d’Estampes” Parigi 1856 vol. 2 pag. 62. Etching and aquatint engraving, contained in the magnificent collection entitled “Disegni originali di eccellenti pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze incisi e imitati nelle loro grandezze e colori” published at various times and with partially different titles between 1774 and 1785. Beautiful example, printed in brown ink on contemporary laid paper, trimmed at the marginal line, in excellent condition. Painter and engraver, a pupil of Andrea Scacciati, Mulinari is among the greatest reproduction engravers of the second half of the 18th century. In collaboration with Scacciati he engraved between 1766 and 1774 the hundred prints of the original Disegni originali d'eccellenti Pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze. In 1775 he published Istoria pratica dell'incominciamento e progressi della pittura; to 1780 dates the important Saggio delle cinque scuole di pittura italiana with reproductions of drawings and paintings by great Italian artists such as Raphael, Annibale Carracci, Guercino, and Ribera. His last work is the Raccolta di venti disegni originali d'eccellenti pittori, published in Florence in 1782. The technique adopted by Mulinari in translating the drawings into print is distinguished by the use, along with etching, of lavis, which allows for pictorial effects similar to those of watercolor. This work was preceded in 1766 by a volume reproducing 100 drawings in the same collection, in which forty-one drawings were copied by Andrea Scacciati (1725–1771), and the rest by Mulinari. Mulinari continued after Scacciati’s death with the present work and in 1778 he published Istoria practica dell’incominciamento e progressi della pittura (50 plates). All three volumes display mastery of a tonal printmaking process – related, but distinct from aquatint – which Scacciati and Mulinari had learned in Florence from the Nuremberg engraver Johann Adam Schweickart. The technique involved a controlled brushing of the plate with an acidic paste, producing irregular patterns similar to those produced by etching through an aquatint ground. The plates were then coloured a la poupée: a different-coloured ink was daubed on each drawing, before a single pull of the plate. The work was sold by subscription, without a publisher or bookseller as middlemen, to decrease the financial risk involved, and increase Mulinari’s financial reward. Bibliografia LeBlanc “Manuel de l’Amateur d’Estampes” Parigi 1856 vol. 2 pag. 62. Cfr.