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Stampe

BERTELLI Ferrando

La Deposizione

1566

1500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1566
Formato
160 X 220
Incisori
BERTELLI Ferrando
Descrizione
Bartsch (Franco) vol. XVI, p. 125, 17; Bury, The Print in Italy, p. 236; www.britishmuseum.org/research/search_the_collection_database/search_object_image.aspx

Descrizione

Acquaforte e bulino, circa 1566/68, monogrammata in lastra in basso a destra. Da un soggetto di Battista Franco. Esemplare nel primo stato di due, avanti la cancellazione del monogramma del Bertelli. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con sottili margini o rifilata al rame, piccoli interventi di restauro perfettamente eseguiti all’angolo inferiore destro e nel margine inferiore, per il resto in ottimo stato di conservazione.L’opera deriva dall’incisione di Battista Franco, rispetto alla quale è in controparte, ed è assolutamente rara. Attribuita erroneamente a Domenico Zenoi, il cui nome appare in basso al centro quale editore della lastra, probabilmente per il fatto che negli esemplari di secondo stato il monogramma del Bertelli è abraso. Ferrando o Ferdinando Bertelli è membro della famiglia di editori, incisore e mercanti di Venezia, dove insieme al probabile fratello Donato aveva una libreria in San Marco. Sebbene meglio conosciuto come editore di mappe per Gastaldi, Forlani e Camocio, iniziò la sua attività producendo ed incidendo lavori da Tiziano, Farinati, Giulio Romano, Battista del Moro, Battista Franco ed altri, avvalendosi anche della collaborazione di incisori quali Mario Cartaro, Giulio Sanuto, Giovan Battista cavalieri e anche Domenico Zenoi. Non è chiara la relazione tra tutti i personaggi citati, che spesso si alternavano nei ruoli, e spesso è assolutamente impossibile sapere chi sia l’autore della lastra e chi l’editore. Domenico Zenoi ottenne il privilegio per la stampa, della durata quindicennale, dal Senato della Repubblica il 5 dicembre 1566. Tuttavia gli fu revocato il 9 settembre 1568 dal comitato degli Esecutori contro la Bestemmia, per aver pubblicato delle stampe oscene. La datazione dell’opera pertanto è da ricondurre al periodo tra il 1566 ed il 1568. Rarissimo primo stato. Etching and engraving, circa 1566/68, signed in plate lower right. After Battista Franco. Example in the first state of two, showing the Bertelli's signature. Lettered bottom centre 'Dominicus Zenoi Excidebat' and "F. B." at the lower right corner.A magnificent impression, printed on contemporary laid paper without watermark, with narrow margins or trimmed on copperplate, small restoration perfectly executed to the bottom right corner and bottom margin, otherwise in excellent condition.The work derives from the engraving by Battista Franco, and is extremely rare. Erroneously ascribed to Domenico Zenoi, whose name appears at the bottom center of the plate as a publisher, probably due to the fact that in the example of the second state the monogram of Bertelli is erased. Ferrando or Ferdinando Bertelli is a member of the family of publishers, engraver and merchants of Venice, where together with the likely brother Donato had a library in San Marco. Although best known as a publisher of maps for Gastaldi and Forlani Camocio, began his career producing and engraving works by Tiziano, Farinati, Giulio Romano, Battista del Moro, Battista Franco, and others, with the collaboration of engravers such as Mario Cartaro, Giulio Sanuto, Giovan Battista Cavalieri and even Dominic Zenoi. It is not clear the relationship between all the characters mentioned, which often alternated in the roles, and it is often impossible to know who is the author of the plate and who the publisher. Domenico Zenoi obtained the privilege to print, lasting fifteen, by the Senate December 5, 1566. However, it was withdrawn September 9, 1568 by the Committee of Executors against Blasphemy for publishing obscene prints. The date of the work therefore is attributable to the period between 1566 and 1568. Extremely rare first state. Cfr. Bartsch (Franco) vol. XVI, p. 125, 17; Bury, The Print in Italy, p. 236; www.britishmuseum.org/research/search_the_collection_database/search_object_image.aspx
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