Dettagli
Anno di pubblicazione
1540
Descrizione
Bulino, 1540 circa, in basso a destra “FRA. PARM. F”.Splendida prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione.Il tema della composizione è in relazione con il dipinto del Parmigianino ricordato dal Vasari e oggi agli Uffizi (inv. 1890) noto come la Madonna di S. Zaccaria.Il dipinto, eseguito su commissione di Bonifacio Gozzadini di Bologna, è datato al 1533 circa. Bonasone ne realizza una traduzione a bulino nel 1543, con varianti evidenti nel paesaggio, in cui mancano alcuni elementi del dipinto, ma non ne indica l’inventor. Al contrario, questa copia anonima, in controparte, reca l’iscrizione “FRA. PARM. F.” Rispetto al Bonasone, la differenza più evidente è nel volto in primo piano a sinistra che non è più S. Zaccari ma S. Giuseppe.Sulla base della qualità grafica superiore di questa copia anonima, la Catelli Isola e la Massari ritengono che possa trattarsi di una stampa sconosciuta dello stesso Parmigianino e che quindi l’iscrizione debba intendersi non semplicemente come espressione per indicare l’inventore della composizione ma anche per indicare l’incisore della lastra. //// Engraving, 1540 circa, inscribed at lower right “FRA. PARM. F”.Magnificient proof, printed on contemporary laid paper, trimmed clote to platemark, perfect condition. The subject of the composition is related to the famous Parmigianino’ painting “Madonna di S. Zaccaria”, at the Uffizi Gallery.Parmigianino painted it for the bolognese Bonifazio Gozzadini, in 1533 circa.Bonasone engraved a copy, in the same direction, dated 1543, with some variations in the landscape. The plate doesn’t bear the inventor’indication.This print, that is a copy, in reverse, after Bonasone, bears the inscription “FRA. PARM. F.”, and the most obvious difference is in the foreground face to the left that it is no longer S. Zaccari but S. Joseph.Because of the superior graphic quality of this anonymous copy, Catelli Isola and Massari, believe that it can be an unknown print by Parmigianino himself, and therefore the inscription should be understood not simply as an indication of the inventor of the composition but also of the engraver. Massari, Giulio Bonasone, n. 9a, p. 38; Bartsch, XV, p. 125, n. 55; TIB, 2803.055.