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Stampe

BORDIGA Gaudenzio

Nuova Carta Topografica della Campagna di Roma Antica e Moderna

1860

700,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1860
Luogo di stampa
Milano
Formato
965 X 1000
Incisori
BORDIGA Gaudenzio

Descrizione

Si tratta della ristampa della carta di Gaudenzio Bordiga del 1820, del quale abbiamo questo esemplare: https://www.antiquarius.it/it/campagna-di-roma-olim-latium/15019-nuova-carta-degli-stati-pontifici-meridionali.html La firma del Bordiga è sempre in basso a destra, mentre al nuovo titolo Nuova Carta Topografica della Campagna di Roma Antica e Moderna fanno seguito i dettagli editoriali: Milano. Presso l’Editore Antonio Vallardi via S. Margherita. La lastra è ritoccata e i toponimi più leggibili. La sostanziale modifica apportata è il disegno di alcune delle strade consolari romane; sono aggiunte la Via Appia a sud, la Cassia e la Flaminia a nord-est e l’Aurelia a nord-ovest. Il confine meridionale è ora denominato ABRUZZI al lugo del precedente REGNO DI NAPOLI. La datazione di questa edizione è da ricondurre a dopo il 1843, quando Antonio Vallardi aprì la propria casa editrice ed il 1876, anno della sua morte. Una date del 1860 ci sembra la più probabile in considerazione che questo esemplare reca Ex-libris di Giovanni Battista Maggi (editore, geografo e fotografo torinese con negozio a Torino e Roma). La prima edizione della carta, che ricopre tutto il Lazio, parte della Tuscia e dell’Umbria, è datata 1820; viene commissionata da Antonio Litta (1748-1820), disegnata ed incisa da Gaudenzio o Benedetto Bordiga (sebbene sia firmata Gio. B. Bordiga inc. in basso a destra) e pubblicata a Milano da Giuseppe Vallardi. È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. Distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre vescovadi, abbadie, rovine, luoghi di battaglia, bagni, luoghi di posta, ponti, castelli, ecc., strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la fata della loro fondazione, ecc., ecc. Il foglio nord-occidentale contiene una cartina di Roma col tracciato delle mura in varie epoche il foglio sud-occidentale contiene la leggenda dei segni convenzionali, le scale grafiche (miglia italiane, romane, moderne e antiche) ed alcune osservazioni sul Tevere. Il foglio sud-orientale contiene osservazioni sulle Paludi Pontine. Ad alcuni esemplari si trovano, occasionalmente, annessi due fogli contenenti, l'uno notizie cronologiche, un quadro delle distanze tra i luoghi principali e i dati relativi alla popolazione, una tavola Peutingeriana l'altro una cartina dell'Italia settentrionale e centrale intitolata "Italia Postale" che serve anche di quadro d'unione, e una Tavola delle Altezze. “È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. L'attribuzione di questa carta al Conte Litta del ramo Biumi si deve a Giuseppe Acerbi (1773-1846), direttore della rivista mensile "Biblioteca Italiana", periodico letterario pubblicato a Milano dal 1816 al 1840. La caratteristica principale di questa carta sta nell'elevato grado di dettaglio della rappresentazione del territorio, accompagnata da un gran numero di scritte a precisare caratteristiche geografico-fisiche dei luoghi, antiche denominazioni dei centri abitati, eventi e personaggi che li hanno resi celebri, e simili informazioni. Essa distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre sedi vescovili, conventi, rovine, luoghi di battaglia, luoghi di posta, ponti, castelli, strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la data della loro fondazione, ecc.” (cfr. M. G. Cocco in Associazione Roberto Almagià (a cura di) “L’Italia di mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo nelle collezioni private”, pp. 76-77, n. 33). Incisione in rame, quattro fogli tagliati ed applicati su tela coeva, più volte ripiegata ad astuccio, leggere ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bellissimo esemplare di questa assai rara carta geografica, con Ex-libris della libreria di Giovan Battista Maggi di R. Si tratta della ristampa della carta di Gaudenzio Bordiga del 1820, del quale abbiamo questo esemplare: https://www.antiquarius.it/it/campagna-di-roma-olim-latium/15019-nuova-carta-degli-stati-pontifici-meridionali.html La firma del Bordiga è sempre in basso a destra, mentre al nuovo titolo ' Nuova Carta Topografica della Campagna di Roma Antica e Moderna ' fanno seguito i dettagli editoriali: ' Milano. Presso l’Editore Antonio Vallardi via S. Margherita. La lastra è ritoccata e i toponimi più leggibili. La sostanziale modifica apportata è il disegno di alcune delle strade consolari romane; sono aggiunte la Via Appia a sud, la Cassia e la Flaminia a nord-est e l’Aurelia a nord-ovest. Il confine meridionale è ora denominato ' ABRUZZI ' al lugo del precedente ' REGNO DI NAPOLI. La datazione di questa edizione è da ricondurre a dopo il 1843, quando Antonio Vallardi aprì la propria casa editrice ed il 1876, anno della sua morte. Una date del 1860 ci sembra la più probabile in considerazione che questo esemplare reca Ex-libris di Giovanni Battista Maggi (editore, geografo e fotografo torinese con negozio a Torino e Roma). La prima edizione della carta, che ricopre tutto il Lazio, parte della Tuscia e dell’Umbria, è datata 1820; viene commissionata da Antonio Litta (1748-1820), disegnata ed incisa da Gaudenzio o Benedetto Bordiga (sebbene sia firmata ' Gio. B. Bordiga inc. in basso a destra) e pubblicata a Milano da Giuseppe Vallardi. È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. Distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre vescovadi, abbadie, rovine, luoghi di battaglia, bagni, luoghi di posta, ponti, castelli, ecc., strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la fata della loro fondazione, ecc., ecc. Il foglio nord-occidentale contiene una cartina di Roma col tracciato delle mura in varie epoche il foglio sud-occidentale contiene la leggenda dei segni convenzionali, le scale grafiche (miglia italiane, romane, moderne e antiche) ed alcune osservazioni sul Tevere. Il foglio sud-orientale contiene osservazioni sulle Paludi Pontine. Ad alcuni esemplari si trovano, occasionalmente, annessi due fogli contenenti, l'uno notizie cronologiche, un quadro delle distanze tra i luoghi principali e i dati relativi alla popolazione, una tavola Peutingeriana l'altro una cartina dell'Italia settentrionale e centrale intitolata "Italia Postale" che serve anche di quadro d'unione, e una Tavola delle Altezze. “È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. L'attribuzione di questa carta al Conte Litta del ramo Biumi si deve a Giuseppe Acerbi (1773-1846), direttore della rivista mensile "Biblioteca Italiana", periodico letterario pubblicato a Milano dal 1816 al 1840. La caratteristica principale di questa carta sta nell'elevato grado di dettaglio della rappresentazione del territorio, accompagnata da un gran numero di scritte a precisare caratteristiche geografico-fisiche dei luoghi, antiche denominazioni dei centri abitati, eventi e personaggi che li hanno resi celebri, e simili informazioni. Essa distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre sedi vescovili, conventi, rovine, luoghi di battaglia, luoghi di posta, ponti, castelli, strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la data della loro fondazione, ecc.” (cfr. M. G. Cocco in Associazione Roberto Almagià (a cura di) “L’Italia di mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo nelle collezioni private”, pp. 76-77, n. 33). Incisione in rame, quattro fogli tagliati ed applicati su tela coeva, più volte ripiegata ad astuccio, leggere ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bellissimo esemplare di questa assai rara carta geografica, con Ex-libris della libreria di Giovan Battista Maggi d. Cfr.
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