Stampe
Agostino de Musi detto Veneziano(Venezia 1490 c. - Roma 1536/38)
Uomo e donna che si tengono per mano
1000,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italia)
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Dettagli
Descrizione
(Venezia 1490 c. - Roma 1536/38)
Uomo e donna che si tengono per mano
Bulino
misure: mm 182 x 120
Incisore italiano, collaboratore di Marcantonio Raimondi. Veneziano è l'appellativo che gli viene dato per via della città di nascita e di formazione nella quale Agostino assimila lo stile giorgionesco, delle opere di Giulio Campagnola, di Jacopo dè Barbari e di Durer. Nel 1515 lascia Venezia per raggiungere Firenze dove incide opere di Andrea del Sarto con uno stile caratterizzato da un'impronta più plastica rispetto al pittoricismo veneto. L'anno successivo è a Roma nella bottega di Bavero di Carrocci detto il Baviera, resta in città fino al Sacco di Roma, fatto che lo costringerà alla fuga. Si rifugia tra Firenze e Mantova ma già nel 1530-31 lo ritroviamo di nuovo a Roma ad incidere bellissimi vasi antichi e moderni con gli Stemmi di Clemente VII de' Medici. Le stampe attribuite all'autore dal Bartsch sono 181, realizzate tra il 1509 e il 1536, a queste il Passavant unisce altri sette soggetti.
Il soggetto deriverebbe da un disegno di Raffaello secondo Bartsch e Passavant, da uno di Giulio Romano secondo Pezzini, Massari, Rondinò. Un uomo e una donna stanti di profilo si tengono reciprocamente ai polsi guardandosi negli occhi. Sembrano condurre una danza, l'uomo sotto il mantello è nudo, la donna ha i seni scoperti e il fondo completamente lavorato da linee orizzontali farebbe pensare ad una scena notturna. Esemplare nel I/II stato, prima dell'indirizzo di Antonio Salamanca (1478-1562), editore e mercante spagnolo attivo a Roma.
Impressione eccellente, dalla forte inchiostrazione visibile al verso, impressa su carta vergellata senza filigrana. Esemplare rifilato alla linea di contorno non sempre visibile. Ottimo stato di conservazione eccetto una piccola integrazione all'angolo superiore sinistro. Un esemplare simile è conservato presso l'Albertina di Vienna.
Bibliografia: Bartsch XIV.350.471; Passavant 6.62.109; TIB 27.143.471-I; A. Massari, Raphael Invenit, Varie V.5, p. 269