Confession Gènérale de Son Altesse Sérénessime Mgr. le Comte d'Artois, déposée, a son arrivée à Madrid, dans le sein du T. R. P. Dom Jérome, Grand Inquisiteur, et rendue publique par les ordres de Son Altesse, pour donner à la Nation un témoignage autentique de son repentir.

Paris, chez le Secretaire de Commandemens de Mgr. l'Archevèque de Paris, et chez tous les Supérieurs des Communautés, Août 1789. Opuscolo in-8° piccolo (20 x 13), pp. 31; piccola vignetta al frontespizio. Brossura muta coeva in carta dorata. Qualche fioritura, ma buon es. (11191) Curioso e non comune libretto, "falso letterario" di anonima fattura, che contiene la finta confessione di Charles-Philippe de Borbon, conte di Artois (1757-1836), e futuro re Carlo X dal 1824 al 1830. Come è noto egli fu fin dall'inizio tenace avversario della Rivoluzione; nipote di Luigi XV, rimasto orfano a soli 6 anni, sposò in seguito Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III. Cospirò contro Necker, e avversò il riconoscimento del Terzo Stato. Fuggito dalla Francia il 17 luglio 1789, si rifugiò in Savoia e poi a Treviri. Con gli "émigrés" e gli ultrarealisti cospirò in seguito per invadere la Francia. In questa falsa confessione, fittiziamente resa a Madrid, dichiara le sue responsabilità per tutte le colpe e le cospirazioni che gli vengono attribuite, e invoca su di sé le punizioni che giungeranno su di lui, "infame proscrit".