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Libro

Vastapane Pietro Giovanni

De china china in synochis putribus animadversiones Petri Joannis Vastapani Amplissimi Taurinensis Medicorum Collegii Socii, nec non medici in nosocomio urbis majori vicarii.

Guibert, et Orgeas,, 1779

140,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1779
Luogo di stampa
Taurini,
Autore
Vastapane Pietro Giovanni
Editori
Guibert, et Orgeas,
Soggetto
SAVOIA CORTECCIA PERUVIANA PRIME EDIZIONI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8° (21,5x13,7 cm); XXXI, (1), 152, (2) pp. e una c. di tav. fuori testo. Bella brossura editoriale coeva a motivi a colori, qualche difetto al dorso. Esemplare ancora in barbe. Bel ritratto di Vittorio Amedeo III Re di Sardegna fuori testo. Prima edizione del noto medico torinese di questo studio medico farmaceutico dedicato all'utilizzo della corteccia peruviana nella cura delle febbri tifoidee e putride. L'autore descrive vari casi clinici trattati con vari preparati a base di distillati della corteccia peruviana. Scrive Bonino, II, pp. 529-532 “"Assunto nel 1765 a medico assistente nello spedale di s. Giovanni, stampa nel 1779 una dissertazione, nella quale dopo di aver dimostrato, anche con l'autorità di sommi clinici, quanto dannevole fosse la pratica di coloro, i quali ravvisando nel cortice peruviano un antisettico potentissimo, a questo rimedio avevano ricorso indistintamente in ogni caso di sinoco così detto putrido, imprende ad indicare da quel sagace clinico ch'egli era, le circostanze in cui il cortice può realmente tornar vantaggioso in quelle febbri, cui egli però negava fin d'allora convenirsi l'epiteto di putride". Vastapane nacque a Riva di Chieri nel 173 e morì a Torino nel 1819. Aggregato al Collegio Medico di Torino dal 1767, fu medico di corte dal 1784. Nel 1787 ottenne l’importante carica di professore onorario di medicina. Nel 1790 divenne consigliere straordinario nel magistrato del Protomedicato. Opera in buone-ottime condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Non comune. Rif. Bibl.: De Renzi, V, pp. 659 e p. 576. Blake, p. 469.